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"Ricevute rassicurazioni dall’Autorità in merito a una prossima decisione sul presunto abuso di posizione dominante da parte di Meta".
"Ricevute rassicurazioni dall’Autorità in merito a una prossima decisione sul presunto abuso di posizione dominante da parte di Meta".
L’Intelligenza Artificiale alla prova delle sfide della concorrenza e libero mercato: ne hanno parlato l’imprenditore Marvin von Hagen, Claudia Dalmau, Simone Gambuto e Jeremie Jourdain in un incontro pubblico all’Associazione Stampa Estera.
The Interaction Company of California, società tecnologica della Bay Area e proprietaria di Poke.com, sistema avanzato di intelligenza artificiale per la messaggistica e l’assistenza personale, ha illustrato ai giornalisti, presso la sede dell’Associazione della Stampa Estera in Italia, l’esito dell’audizione tenutasi martedì presso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM). "Quando una sola piattaforma decide per tutti, a pagare sono la concorrenza e gli utenti", è stato detto aprendo l’incontro.
I rappresentanti dell’azienda hanno definito l’audizione “molto positiva”, riferendo di aver ricevuto rassicurazioni dall’Autorità in merito a una prossima decisione sul presunto abuso di posizione dominante da parte di Meta nel mercato dell’intelligenza artificiale applicata ai servizi di messaggistica. Secondo lo scenario delineato nel corso del briefing, a partire dal 15 gennaio 2026, qualora il quadro regolatorio rimanesse invariato, Meta potrebbe essere autorizzata a imporre l’uso esclusivo di Meta AI su WhatsApp. Una prospettiva che, secondo numerosi esperti del settore, ridurrebbe in modo significativo l’innovazione e la libertà di scelta degli utenti, bloccando il mercato su una soluzione ritenuta meno performante rispetto agli assistenti di AI già disponibili. Il CEO Marvin von Hagen ha dichiarato: "L’audizione ha messo in luce la competenza e l’indipendenza dell’Autorità, elementi che ci rendono fiduciosi nel processo".
All’incontro hanno partecipato oltre quaranta giornalisti italiani e internazionali, che hanno animato un confronto approfondito con i relatori.
Sono intervenuti:
Marvin von Hagen, co-fondatore e CEO di The Interaction Company of California.
Claudia Dalmau Gomez, responsabile Operations e Legal di The Interaction Company of California.
Simone Gambuto, avvocato antitrust e equity partner di Nunziante Magrone, specializzato in procedimenti davanti alla Commissione europea, all’AGCM e nel contenzioso di private enforcement.
Jeremie Jourdan, partner di Geradin Partners a Bruxelles, già funzionario della Commissione europea ed ex partner di White & Case, con una consolidata esperienza nei casi di abuso di posizione dominante ex articolo 102 TFUE e nell’applicazione del Digital Markets Act.
Nel corso del briefing, l’azienda ha ribadito che Poke.com è stato progettato come un autentico assistente personale digitale, in grado di operare in modo integrato sui principali servizi di messaggistica — tra cui WhatsApp, Apple iMessage e SMS — senza richiedere applicazioni dedicate. La piattaforma è costruita secondo il principio della privacy by design, utilizza dati cifrati, non effettua profilazioni invasive e garantisce il pieno controllo da parte dell’utente. Le sue funzionalità spaziano dai promemoria per i farmaci all’assistenza nei viaggi, dalla gestione degli appuntamenti all’organizzazione intelligente della vita quotidiana.
The Interaction Company of California ha infine sottolineato che l’imposizione dell’uso esclusivo di Meta AI su WhatsApp comprometterebbe di fatto l’interoperabilità su cui si basano Poke.com e servizi analoghi, arrecando un danno diretto agli utenti e creando un precedente pericoloso per la concorrenza, l’innovazione e la libertà di scelta nel mercato digitale europeo.
In gioco — ha concluso l’azienda — non vi è l’interesse commerciale di una singola impresa, ma l’architettura del futuro digitale europeo: un ecosistema che deve restare aperto, interoperabile, competitivo e pluralista, nel rispetto dei diritti degli utenti e delle regole di mercato consolidate.