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Il presentatore: "Non è mai stata mia intenzione scherzare sull'omicidio di un giovane".
Il presentatore: "Non è mai stata mia intenzione scherzare sull'omicidio di un giovane".
Jimmy Kimmel è tornato in televisione e il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, minaccia la Abc: "Non posso credere che fake news Abc abbia ridato il posto a Jimmy Kimmel", ha scritto il tycoon su Truth. "Penso che proveremo a far uscire Abc da questa situazione. Vediamo come ci riusciamo. L'ultima volta che sono andato" contro l'emittente "mi hanno dato 16 milioni di dollari. Questa volta sembra ben più redditizio", è l'avvertimento di Trump, che fa capire che potrebbe scattare una denuncia, dopo l'azione legale che costò alla rete di proprietà della Disney 16 milioni di dollari.
Nella serata di ieri, Kimmel era tornato in onda dopo essere stato sospeso per una settimana, per volere della rete: "Come stavo dicendo prima di essere interrotto…", ha detto. Il comico ha affrontato, senza giri di parole, la controversia che lo ha riguardato, dopo un commento sull'identità e le motivazioni del presunto assassino dell'attivista di estrema destra Charlie Kirk.
Entrando in studio, nel teatro sull'Hollywood Boulevard che porta il suo nome, Kimmel è stato accolto da diversi minuti di applausi e da cori che hanno scandito: "Jimmy". Quello di ieri, forse, è stato il monologo più atteso del presentatore, che ha condotto anche quattro Premi Oscar e tre Emmy Awards.
"Non so chi abbia avuto 48 ore più strane, io o l'amministratore delegato della Tylenol. È stato travolgente", ha iniziato, rompendo il silenzio dopo una settimana di dibattito sulla libertà di espressione negli Stati Uniti.
"Il nostro governo non dovrebbe avere il potere di controllare ciò che diciamo o non diciamo in televisione, e dobbiamo difendere questo principio. Ho riflettuto molto su cosa dire stasera e la verità è che non credo che le mie parole possano fare molta differenza: se vi piaccio, vi piaccio; se no, non vi piaccio. Non ho la pretesa di cambiare l'opinione di nessuno. Ma c'è una cosa che voglio chiarire: mi importa come essere umano. Voglio che capiate che non è mai stata mia intenzione scherzare sull'omicidio di un giovane".
"Non è mai stata mia intenzione attribuire la colpa a un gruppo specifico per le azioni di un individuo chiaramente instabile. Cercavo proprio di fare il contrario. Ma capisco che qualcuno si sia sentito offeso, o non abbia capito, o entrambe le cose. E a chi si è sentito preso di mira dico: capisco la vostra rabbia. Se fosse successo a parti invertite, mi sarei sentito allo stesso modo", ha aggiunto, parlando con voce spezzata.
"Non credo che l'assassino di Kirk rappresentasse nessuno. Era una persona malata che pensava che la violenza fosse la soluzione, e non lo è mai", ha precisato, per poi ringraziare il pubblico e i colleghi conduttori dei late show che l'hanno sostenuto: "Ho sentito anche conduttori di programmi di altri Paesi, dall'Irlanda e dalla Germania. Quello in Germania mi ha offerto un lavoro. Potete immaginare? Questo Paese è diventato così autoritario che persino i tedeschi dicono: vieni qui".
Quindi, ha continuato: "Non voglio farne una questione personale. Questo programma non è importante. Quello che conta è vivere in un Paese che ci permette di avere un programma come questo. Per questo - ha continuato citando alcune voci della destra che l'hanno difeso - voglio ringraziare chi non apprezza il mio show né le mie idee, ma ha comunque difeso il mio diritto a esprimerle. Non avrei mai immaginato che Ben Shapiro, Clay Travis, Mitch McConnell, Rand Paul, e perfino il mio vecchio amico Ted Cruz, sarebbero stati quelli che avrebbero detto cose così belle su di me. Ci vuole coraggio per parlare contro questa amministrazione. L'hanno fatto e meritano riconoscimento".
"La libertà di parola è ciò che più viene ammirato di questo Paese, ed è qualcosa che mi vergogno a dire di avere dato per scontato, finché non hanno licenziato il mio amico Stephen e hanno costretto le emittenti che trasmettono il nostro show localmente a cancellarlo. Non è legale. Non è americano. È anti-americano", ha proseguito Kimmel, per poi concludere rivolgendosi a Trump: "Ha provato in tutti i modi a cancellarmi. Invece ha costretto milioni di persone a guardare il mio programma. Ora forse vi tocca pubblicare i file su Epstein per distrarre il pubblico!".