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È necessario – avverte il Ministro dell’Interno- mantenere alta l'attenzione sul fenomeno degli atti intimidatori contro gli amministratori locali, soprattutto in questo periodo nel quale, per l'emergenza Covid19, il disagio sociale diffuso potrebbe esporli ancora di più ad episodi di intimidazione e minaccia.
È necessario – avverte il Ministro dell’Interno- mantenere alta l'attenzione sul fenomeno degli atti intimidatori contro gli amministratori locali, soprattutto in questo periodo nel quale, per l'emergenza Covid19, il disagio sociale diffuso potrebbe esporli ancora di più ad episodi di intimidazione e minaccia.
È questa nei dettagli l’indicazione contenuta nella circolare del capo di Gabinetto Matteo Piantedosi inviata ai prefetti dei capoluoghi di regione dopo l’ultima riunione dell'Osservatorio nazionale sugli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali, presieduta il 23 giugno scorso dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese. La circolare segnala l'esigenza di dare ulteriore impulso agli osservatori regionali, istituiti nelle prefetture capoluogo di regione, anche attraverso l’istituzione di sezioni provinciali, per un'analisi più mirata del fenomeno, in sinergia con i comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica, tenuto conto delle diverse caratteristiche che assume sul territorio sia in termini di genesi e motivazioni delle condotte illecite che delle modalità esecutive. Ai prefetti dei capoluoghi di regione sono stati inviati anche, con una circolare del direttore centrale della Polizia criminale Vittorio Rizzi, due Vademecum destinati agli amministratori locali e alle prefetture e alla Forze di polizia, elaborati dall’organismo tecnico di supporto all’Osservatorio nazionale con l’invito a raccogliere eventuali proposte di implementazione. Prevenire investendo sulla formazione e sulla sensibilizzazione nelle scuole è una delle linee d'azione comuni allo scopo di creare terreno fertile per consolidare la cultura della legalità, del rispetto delle istituzioni e dei loro rappresentanti. Il ministro dell’Interno ha ribadito l’attenzione del Viminale nei confronti del fenomeno, sottolineando che gli atti intimidatori costituiscono una tematica attuale e di estrema delicatezza, in quanto gli amministratori locali - e, in particolar modo, i sindaci - rappresentano l'immediato punto di riferimento per le comunità provate dalle conseguenze anche economiche dell'epidemia. Nel corso dell’incontro la titolare del Viminale ha manifestato la disponibilità a condividere soluzioni normative per rafforzare gli strumenti di tutela e sostenere gli amministratori per fare emergere anche quelle minacce ed atti intimidatori che ad oggi non vengono denunciati. Nei giorni scorsi il ministro Lamorgese aveva preannunciato l’invio di linee guida agli Osservatori regionali predisposte dal dipartimento per la Pubblica sicurezza da veicolare ad amministratori, a prefetture e Forze di polizia per rafforzare le azioni istituzionali volte alla prevenzione ed al contrasto degli atti intimidatori. Ha altresì proposto un ciclo di audizioni dei prefetti capoluogo di regione e di alcuni amministratori, individuati d’intesa con Anci e Upi, in modo da risultare rappresentativi di tutto il territorio nazionale e di tutte le comunità locali, di piccole, medie e grandi dimensioni, fino a ricomprendere le realtà metropolitane. Nel Vademecun destinato a prefetture e Forze di polizia – ricordiamo- si richiamano, tra l’altro, la necessità di mantenere rapporti costanti con i rappresentanti delle amministrazioni locali, intercettando i segnali di insoddisfazione sul territorio, per poter prevenire precocemente eventuali intimidazioni velate, prestare particolare attenzione ai periodi di maggiore sovraesposizione mediatica, come in occasione della campagne elettorali, e, infine, elaborare strategie di intervento ritagliate sui diversi contesti territoriali. Sviluppare un dialogo continuo con le Forze di polizia, prestare attenzione nell’utilizzo dei social network, curare le iniziative per la riqualificazione di ambienti territoriali degradati ed elevare la percezione della sicurezza, anche attraverso iniziative di sicurezza partecipata, sono invece le indicazioni contenute nel Vademecum rivolto agli amministratori locali.