Breaking news infrastrutture energetiche - Fer Emilia-Romagna verso il 100% di rete elettrica entro il 2026: investimenti per oltre 414 milioni di euro

Cresce l’impegno di Ferrovie Emilia-Romagna su elettrificazione, sicurezza e innovazione tecnologica: già elettrificati 245 km di linea su 364, potenziato il controllo marcia treno e aumentate le risorse distribuite agli stakeholder di quasi 14 milioni in un anno.

(Prima Pagina News)
Martedì 09 Dicembre 2025
Bologna - 09 dic 2025 (Prima Pagina News)

Cresce l’impegno di Ferrovie Emilia-Romagna su elettrificazione, sicurezza e innovazione tecnologica: già elettrificati 245 km di linea su 364, potenziato il controllo marcia treno e aumentate le risorse distribuite agli stakeholder di quasi 14 milioni in un anno.

Ferrovie Emilia-Romagna ha diffuso il suo primo Rapporto di Sostenibilità dedicato al 2024, fotografando in modo organico lo stato delle infrastrutture ferroviarie regionali e l’impatto degli investimenti sul territorio. Gli interventi programmati alla data del 23 luglio 2025 per il miglioramento della rete e lo sviluppo regionale superano complessivamente i 414,5 milioni di euro, frutto delle risorse messe in campo dalla Regione Emilia-Romagna.

 

Di questo plafond, oltre 220 milioni di euro risultano già contabilizzati, a conferma di un avanzamento concreto dei cantieri. Una parte significativa delle risorse è orientata alla trasformazione energetica della rete, al rafforzamento dei sistemi di controllo e alla realizzazione di opere che ridisegnano il rapporto tra ferrovia e città.

 

Il traguardo fissato da Fer è ambizioso: arrivare all’elettrificazione del 100% della rete ferroviaria regionale entro il 2026. Al momento, i chilometri di linea elettrificata hanno raggiunto quota 245 su un totale di 364, con un progresso di circa 30 km rispetto all’anno precedente.

 

Questa accelerazione si riflette immediatamente sul servizio: oggi oltre il 72% dei treni passeggeri circola con trazione elettrica, con emissioni allo scarico pari a zero. Anche il comparto merci sta vivendo la stessa trasformazione, con circa il 40% dei convogli già alimentati elettricamente, riducendo l’impatto ambientale della logistica su ferro.

 

Parallelamente alla transizione energetica, Fer ha intensificato gli interventi sulla sicurezza e sull’innovazione tecnologica. La rete regionale risulta oggi protetta per circa il 77% della sua estensione dal Sistema di Controllo Marcia Treno (Scmt), una piattaforma che consente di supervisionare e regolare in tempo reale la circolazione, riducendo il rischio di errore umano e aumentando la regolarità del servizio.

 

Tra i progetti considerati strategici rientrano anche gli interventi di “ricucitura urbana”, a partire dagli interramenti e dalle opere nei nodi di Bologna e Ferrara. Questi cantieri puntano a eliminare barriere fisiche, migliorare l’integrazione tra ferrovia e tessuto cittadino e restituire nuovi spazi alle comunità locali.

 

Il Rapporto evidenzia come il valore economico diretto generato dalla società sia pari a oltre 217 milioni di euro, a fronte dei quali sono stati redistribuiti agli stakeholder circa 211,9 milioni, in crescita di quasi 14 milioni rispetto all’esercizio precedente. Un dato che testimonia l’effetto leva degli investimenti ferroviari sulla filiera industriale, sulle imprese coinvolte nei lavori e sull’indotto.

 

La pubblicazione del bilancio di sostenibilità viene presentata come una scelta di governance orientata alla trasparenza: numeri e indicatori tecnici vengono trasformati in una narrazione accessibile, pensata per rendere misurabile l’impatto sociale, economico e ambientale dell’infrastruttura ferroviaria regionale.

 

Al centro della strategia di lungo periodo Fer pone anche il capitale umano. Nel corso del 2024 sono state erogate oltre 34.500 ore di formazione al personale, con programmi dedicati alla sicurezza, alla gestione delle nuove tecnologie, ai temi ambientali e organizzativi. L’obiettivo è allineare le competenze interne alla rapida evoluzione della rete e dei sistemi di controllo.

 

Dal Rapporto emerge così l’immagine di un’infrastruttura sempre più orientata alla decarbonizzazione, con la combinazione di elettrificazione, sistemi di sicurezza avanzati, opere di integrazione urbana e formazione continua. Una direzione che va nella rotta di una mobilità pubblica regionale più efficiente, sostenibile e competitiva a livello nazionale.


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