Breaking news infrastrutture - I porti della Sicilia occidentale al centro della nuova strategia Ue su energia e mobilità

La commissaria dell’Autorità di sistema portuale incontra a Bruxelles il responsabile Ue ai Trasporti: Sicilia candidata a hub tra Europa e Nord Africa, tra Ponte sullo Stretto, connessione energetica Sicilia-Malta e nuova rete logistica mediterranea.

(Prima Pagina News)
Martedì 09 Dicembre 2025
Palermo - 09 dic 2025 (Prima Pagina News)

La commissaria dell’Autorità di sistema portuale incontra a Bruxelles il responsabile Ue ai Trasporti: Sicilia candidata a hub tra Europa e Nord Africa, tra Ponte sullo Stretto, connessione energetica Sicilia-Malta e nuova rete logistica mediterranea.

La Sicilia occidentale si candida a diventare uno dei cardini della futura strategia europea su porti, energia e mobilità sostenibile. A Bruxelles la commissaria straordinaria dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale, Annalisa Tardino, ha incontrato il commissario europeo ai Trasporti e al Turismo sostenibile, Apostolos Tzitzikōstas, per un confronto dedicato al ruolo degli scali dell’isola nel Mediterraneo che cambia.

 

Nel dialogo istituzionale è stata illustrata una visione di lungo periodo che riguarda sia le infrastrutture portuali sia le nuove reti energetiche e digitali. La posizione della Sicilia, al centro delle rotte tra Europa e Nord Africa, è stata indicata come un fattore decisivo per le prossime politiche Ue su connettività, logistica e sicurezza degli approvvigionamenti, in coerenza con l’indirizzo del Mit guidato da Matteo Salvini e con l’idea di un Paese integrato anche sul piano infrastrutturale.

 

Nel corso dell’incontro Tardino ha ripercorso il lavoro avviato dall’Autorità di sistema portuale: interventi di infrastrutturazione, elettrificazione delle banchine per ridurre le emissioni in porto, processi di digitalizzazione dei servizi, incremento dei traffici commerciali e crescita del turismo via mare, con Palermo ormai stabilmente tra i principali scali crocieristici italiani. Tutti elementi che, nella prospettiva esposta, rafforzano la credibilità della Sicilia occidentale come piattaforma logistica d’area vasta.

 

Un passaggio centrale del confronto ha riguardato il potenziale dei porti dell’Adsp della Sicilia occidentale, molti dei quali si affacciano direttamente sulle coste nordafricane e vengono descritti come “sentinelle” del Mediterraneo. Questi scali sono stati proposti come futuri nodi chiave della rete energetica e logistico-portuale europea, anche in ottica dual-use e con forte attenzione alla sostenibilità ambientale e alla resilienza delle catene di approvvigionamento.

 

Nel quadro più ampio delle nuove infrastrutture previste nel Mediterraneo, è emerso come progetti quali il Ponte sullo Stretto e la connessione energetica tra Sicilia e Malta possano ridisegnare la geografia dei collegamenti europei. Sicilia e Malta, secondo la visione illustrata, avrebbero la possibilità di trasformarsi in cerniere strategiche tra il continente europeo e il Nord Africa, grazie a reti integrate: assi fissi di trasporto, dorsali energetiche e infrastrutture digitali ad alta capacità.

 

Tzitzikōstas ha mostrato ampia apertura verso l’idea di valorizzare gli scali siciliani all’interno della futura strategia europea dei porti e nel percorso operativo legato al recente “Patto per il Mediterraneo”, il documento politico che punta a riorientare lo sguardo dell’Unione verso il Sud, con un vero e proprio ribaltamento di prospettiva geografica a favore dell’area mediterranea.

 

Dal fronte siciliano è arrivata la disponibilità a costruire un lavoro congiunto: collaborazione con la Commissione europea, partendo dai territori e passando dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per far riconoscere i porti dell’isola come asset strategici del Mediterraneo già nei prossimi pacchetti legislativi collegati alla nuova strategia portuale europea. Un eventuale inserimento formale degli scali della Sicilia occidentale tra le priorità Ue sarebbe letto come un segnale politico forte e come conferma del loro ruolo in una nuova agenda mediterranea, dove energia, mobilità e innovazione digitale sono al centro.

 

A conferma dell’attenzione verso il sistema portuale siciliano, il commissario europeo ha annunciato l’intenzione di visitare il prossimo anno i porti della Sicilia occidentale. Una missione che, nelle intenzioni, dovrebbe trasformare il confronto di Bruxelles in un percorso operativo fatto di progetti concreti, nuove connessioni e maggior peso del Mezzogiorno nella mappa infrastrutturale dell’Unione europea.


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