Buon compleanno a Radio RAI e a Roberto Sergio, 60 anni fa la prima puntata di “Tutto il calcio minuto per minuto”.

Per Radio Rai, e per il suo direttore Roberto Sergio, venerdì sera a Via Asiago a Roma dalle 21 alle 23.30, tempio storico della radio, cerimonia solenne per i sessant’anni di una delle trasmissioni radiofoniche più famose della storia d’Italia.

di Pino Nano
Mercoledì 08 Gennaio 2020
Roma - 08 gen 2020 (Prima Pagina News)

Per Radio Rai, e per il suo direttore Roberto Sergio, venerdì sera a Via Asiago a Roma dalle 21 alle 23.30, tempio storico della radio, cerimonia solenne per i sessant’anni di una delle trasmissioni radiofoniche più famose della storia d’Italia.

60 anni meravigliosamente portati e ormai compiuti. Stiamo parlando di “Tutto il calcio, minuto per minuto”, un format radiofonico che ha fatto epoca e che è diventato ormai pietra miliare della storia della radio italiana.

Per la grande festa di compleanno che Roberto Sergio ha fortemente voluto si facesse venerdì prossimo a Via Asiago arriveranno a Roma i “protagonisti di allora”, ma ricorderanno anche “i tantissimi che ormai non ci sono più”.

Con Filippo Corsini al microfono, affiancato da Savino Zaba e da Ludovica Mantovani, presidente del Consiglio Direttivo della Divisione Calcio Femminile della Figc, si ripercorrerà la storia del programma attraverso le voci dei conduttori e dei radiocronisti più celebri, con l’intervento dei protagonisti, degli addetti ai lavori, di calciatori, allenatori e dirigenti del calcio italiano e anche con un po’ di musica, alternando le storie di calcio con le voci più importanti del panorama musicale italiano.

Era il 10 gennaio 1960, una domenica, e nel primo pomeriggio - si legge in una nota ufficiale della RAI- prese ufficialmente il via “uno dei programmi più importanti della radio italiana: Tutto il calcio minuto per minuto.

Una trasmissione nata quasi per caso, con l’idea presa ‘in prestito’ dai francesi che trasmettevano il rugby, ma soprattutto una ‘prova generale’ in vista delle Olimpiadi d’agosto a Roma.

Tre gli incontri raccontati quella domenica in diretta e solo per i secondi tempi: ma bastarono a cambiare la storia della radio e il modo di vivere il calcio”. Perché non ricordarlo e non dirlo a chiare lettere? “Da quel giorno -ricorda il management di Radio Rai- il transistor divenne l’amico inseparabile delle domeniche italiane: al mare, in montagna e anche al cinema non si rinunciava alla radiolina incollata all’orecchio per sapere l’andamento delle partite.

È stata una sorta di colonna sonora, come il juke box, in quell’Italia del boom”. E da quel giorno sono passati esattamente 60 anni, è arrivata la televisione, poi Internet e i cellulari, ma “Tutto il calcio, minuto per minuto” è lì, e oltre ad essere la trasmissione più longeva resta ancora l’appuntamento fisso della domenica: uguale e diverso ogni settimana, capace di appassionare i tifosi da nord a sud.

Storica ‘prima voce’ Enrico Ameri e indimenticabili gli ‘ingressi in diretta’: “Scusa Ameri, sono Ciotti”, altra voce inconfondibile della domenica.

Poi Roberto Bortoluzzi che “dallo studio centrale” smistava “il traffico” e aggiornava sui risultati, sostituito anni dopo da Alfredo Provenzali.

“Tutto il calcio minuto per minuto -ricorda oggi uno dei protagonisti di allora, Emanuele Giacoia, che oggi compie 92 anni e che venerdì sera sarà in prima fila alla festa dei suoi vecchi amici- ha resistito ai cambiamenti e ha accompagnato l’evoluzione della storia sportiva e sociale d’Italia diventando il programma più longevo dell’etere italiano. E nonostante la mia età ho deciso di essere a Roma con tutti gli altri, ma solo per dire “arrivederci al prossimo anno”.


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