Collarmele (Aq), insegnante senza Green Pass: mi è stato impedito di entrare a scuola, farò sciopero della fame
"Per chiedere il rispetto del diritto costituzionale al lavoro e contro ogni forma di discriminazione".
(Prima Pagina News)
Lunedì 13 Settembre 2021
L'Aquila - 13 set 2021 (Prima Pagina News)
"Per chiedere il rispetto del diritto costituzionale al lavoro e contro ogni forma di discriminazione".
Una maestra di Sulmona (Aq), in servizio presso una scuola dell'infanzia a Collarmele (Aq), annuncia l'intenzione di intraprendere uno sciopero della fame in segno di protesta contro l'obbligatorietà del Green Pass per i docenti.

"Oggi mi è stato impedito di entrare resterò qui, metterò in atto uno sciopero della fame per chiedere il rispetto del diritto costituzionale al lavoro e contro ogni forma di discriminazione", ha scritto la maestra, in una lettera indirizzata al Ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi.

"Non c'è nessun bisogno di imporre il Green pass a una categoria, quella degli insegnanti, che ha raggiunto il traguardo del 92% di vaccinati e quindi ha superato l'obiettivo dell'immunità di gregge", ha aggiunto.

L'obbligo del Green Pass, dunque, è "discriminatorio perché il tampone imposto agli insegnanti ogni 48 ore, non solo è fortemente invasivo e insostenibile sul piano sia sanitario sia economico, ma rappresenta una discriminazione rispetto ad altre categorie, come i parlamentari e i lavoratori del Parlamento che possono entrare senza obbligo di Green pass: proprio i parlamentari che fanno le leggi valide per tutti gli altri cittadini! I parlamentari non debbono esibire nulla, mentre a noi si chiede la tessera verde per poter lavorare. E' giusto questo?".

"L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro (art.1 della Costituzione) e non sul Green pass. L'obbligo del Green pass è anche contro l'art.3 della Costituzione che, tra l'altro, vieta ogni discriminazione rispetto a condizioni personali e sociali".

All'ingresso della scuola sono sopraggiunti i Carabinieri, per ottenere informazioni. "Io ho già chiesto scusa all'insegnante che doveva lavorare in classe con me per il disagio che potrò arrecare. Domattina tornerò qui poi andrò a Pescina (L'Aquila) dove c'è un complesso scolastico, non è il plesso di mia pertinenza, ma continuerò lì, fuori, la mia protesta", ha reso noto la maestra.

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