Ci risiamo, e proprio all'inzio della nuova stagione calcistica. Dazn e i suoi disservizi infiniti non risparmiano nessuno e questa volta oltre alle numerose interruzioni per chi, superfortunato, è riuscito a collegarsi con il suo account ci si è messo il fatto che le credenziali di accesso non venivano riconosciute.
Sarà un caso ma proprio tutto questo all'indomani dell'accordo Dazn - Sky che prevede di vedere sul canale satellitare le partite pagando un ulteriore abbonamento di cinque euro a Dazn, come se già il costo, elevato per il servizio che viene fornito, non bastasse a compensare l'ira di tanti tifosi che ieri sera in pratica non hanno potuto vedere le partite in santa pace.
Il call center Dazn, che ha risposto dopo 40 minuti in media, è imbarazzato e l'unica cosa che ha potuto fare cercando di calmare l'ira degli abbonati è fornire un link per vedere la partita sul telefonino, ma non era la stessa cosa.
Se poi ci mettiamo che le riprese video per esempio di Salernitana - Roma erano da principianti, riprese perlopiù dall'alto dove non si vedeva nulla, la frittata era di nuovo fatta.
E adesso non ci venissero a dire che è colpa degli italiani che non hanno la banda larga perchè orami non ci crede più nessuno, tutti o quasi hanno la fibra o internet veloce, tutto a sufficienza per godersi una partita pagata fior di quattrini.
Un disservizio vergognoso, in quasi tutte le parti di Italia, mentre attendiamo ancora di sapere cosa dice DAZN.
E attendiamo anche l'intervento di Agcom e soprattutto della Lega Seria A, un silenzio assordante mentre i cittadini spendono e non usufruiscono del servizio acquistato.
E per ieri oltre al scuse, che non ripagano il danno, ci aspettiamo siano presi dei provvedimenti. Se Dazn non ce la fa, metta a disposizione gratuitamente il canale SKY 214, solo così si potrà evitare il malcontento e ripagare gli abbonati dei numerosi disservizi subiti.
Ora basta, intanto si azzeri il prossimo canone mensile di abbonamento, il danno stavolta è stato davvero grave. Si corra ai ripari o si tolga la concessione a chi dimostra di non essere in grado di dare un servizio adeguato.
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