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L’obiettivo principale è stato quello di rafforzare il coordinamento operativo tra Capitanerie di Porto ed enti gestori delle Aree Marine Protette, condividere esperienze e individuare modalità comuni per rendere più efficaci le attività di controllo e tutela dell’ambiente marino.
L’obiettivo principale è stato quello di rafforzare il coordinamento operativo tra Capitanerie di Porto ed enti gestori delle Aree Marine Protette, condividere esperienze e individuare modalità comuni per rendere più efficaci le attività di controllo e tutela dell’ambiente marino.
Si è svolto oggi, presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica il primo incontro nazionale tra i comandi delle Capitanerie di Porto e i responsabili delle Aree Marine Protette. L’iniziativa ha rappresentato un’occasione di confronto diretto tra tutti i soggetti coinvolti nella gestione e nella vigilanza delle AMP.
All’incontro hanno partecipato il Sottosegretario al MASE Claudio Barbaro, il Vice Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, Ammiraglio Ispettore Vincenzo Leone, e il Capo Reparto del Corpo Ambientale Marino, Capitano di Vascello Attilio Maria Daconto.
L’obiettivo principale è stato quello di rafforzare il coordinamento operativo tra Capitanerie di Porto ed enti gestori delle Aree Marine Protette, condividere esperienze e individuare modalità comuni per rendere più efficaci le attività di controllo e tutela dell’ambiente marino.
“Per la prima volta sono stati riuniti al Ministero i rappresentanti delle Aree Marine Protette e delle Capitanerie competenti sui relativi territori”, ha dichiarato il Sottosegretario Barbaro. “L’incontro ha confermato l’importanza di un lavoro congiunto tra Ministero, Capitanerie di Porto, Federparchi ed enti gestori, per garantire una gestione più efficiente delle AMP e una vigilanza efficace a tutela della biodiversità”.
Nel corso dei lavori, il Vice Comandante Generale Vincenzo Leone ha evidenziato la necessità di rendere stabile questo confronto, annunciando l’intenzione di organizzare incontri periodici con cadenza trimestrale, per favorire un miglior coordinamento delle attività di vigilanza.