Mario Segni a Sassari Estate “La fake news del colpo di Stato del 1964. Padrone di casa Gianni Garrucciu.
Oggi alle 19,00 presso il Polo Tecnico Devilla di via Monte Grappa a Sassari e la sera del 31 luglio a Villanova Monteleone un borgo che sovrasta dall’alto della collinare la splendida città catalana di Alghero, verrà presentato il saggio di Mario Segni "Il colpo di Stato del 1964. La madre di tutte le fake news" recentemente pubblicato da Rubbettino. Padrone di casa il giornalista-scrittore Gianni Garrucciu, intervengono con l’autore Alberto Pinna e Sandro Ruju.
(Prima Pagina News)
Lunedì 19 Luglio 2021
Roma - 19 lug 2021 (Prima Pagina News)
Oggi alle 19,00 presso il Polo Tecnico Devilla di via Monte Grappa a Sassari e la sera del 31 luglio a Villanova Monteleone un borgo che sovrasta dall’alto della collinare la splendida città catalana di Alghero, verrà presentato il saggio di Mario Segni "Il colpo di Stato del 1964. La madre di tutte le fake news" recentemente pubblicato da Rubbettino. Padrone di casa il giornalista-scrittore Gianni Garrucciu, intervengono con l’autore Alberto Pinna e Sandro Ruju.
Nel 1967, un clamoroso scoop su «L'Espresso» di Eugenio Scalfari a firma di Lino Jannuzzi accusava il Presidente della Repubblica Antonio Segni e il comandante dell'Arma dei Carabinieri, Giovanni De Lorenzo, di avere organizzato un colpo di Stato durante la crisi di governo del luglio 1964. Nonostante i pronunciamenti contrari del Tribunale di Roma e della Commissione d'inchiesta parlamentare, la gran parte della storiografia e della pubblicistica sposò questa tesi.

A lungo è stato raccontato che la democrazia italiana era stata messa in pericolo dal cosiddetto "piano Solo", un piano eversivo ordito dai vertici dell'Arma dei Carabinieri. Negli anni successivi, una stampa e una cultura sempre più egemonizzate dalla sinistra dipinsero la Democrazia cristiana come un partito "golpista", pronto ad ogni avventura, persino a coprire e utilizzare "la violenza di Stato" pur di sbarrare la strada alla crescente avanzata del Partito comunista. Nulla di tutto questo è vero.

È stata una gigantesca fake news, la prima nella storia repubblicana, e forse la più imponente. Non ha semplicemente descritto la storia in maniera sbagliata; ha inventato fatti non veri, ha convinto gran parte della pubblica opinione che era stata messa in atto un'eversione in realtà mai esistita, ha dipinto come golpista un partito che, pur con errori e difetti, ha garantito la stabilità democratica del nostro Paese nell'epoca della Guerra fredda. Questo libro, che si avvale di un'esclusiva documentazione inedita, provvede a smontare i falsi racconti della storia di quegli anni, contribuendo a riscriverla con il rispetto della verità dovuto all'opinione pubblica.

Introduzione di Agostino Giovagnoli. Mario Segni, politico e docente universitario di Diritto, è stato leader del movimento referendario negli anni ‘90. Per Rubbettino ha raccontato la sua esperienza nel libro Niente di personale. Solo salvare l’Italia (2010).(b.n.)

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