Musica e Tv: addio al cantautore e regista Paolo Pietrangeli
L'autore di "Contessa" e regista del "Maurizio Costanzo Show" aveva 76 anni.
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Lunedì 22 Novembre 2021
Roma - 22 nov 2021 (Prima Pagina News)
L'autore di "Contessa" e regista del "Maurizio Costanzo Show" aveva 76 anni.
E' deceduto oggi il cantautore e regista Paolo Pietrangeli. Nato a Roma il 29 aprile 1945, fu considerato come il rappresentante di un'epoca fatta di contrasti sociali, politici e morali, quale fu il Sessantotto, grazie alla sua canzone "Contessa", il cui testo, cantato in seconda voce da Giovanna Marini, illustrava la contrapposizione tra l'aristocrazia e le lotte studentesche e operaie.

Letta con gli occhi di oggi, la canzone, tornata in auge nelle manifestazioni di piazza grazie ai Modena City Ramblers - che nell'album "Riportando tutto a casa" del 1993 ne ha fatto una rivisitazione -, potrebbe sembrare un invito alla ribellione se non all'eversione. "Compagni dai campi e dalle officine, prendete la falce, portate il martello, scendete giù in piazza, picchiate con quello, affossate il sistema", recita il ritornello, per poi proseguire: "Voi gente per bene che pace cercate, la pace per far quello che voi volete: ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra, vogliamo vedervi finir sotto terra; ma se questo è il prezzo l'abbiamo pagato: nessuno più al mondo deve essere sfruttato!".

Tra le altre canzoni scritte da Pietrangeli si ricorda anche "Valle Giulia", anch'esso realizzato con la collaborazione della Marini, che racconta gli scontri tra le Forze dell'Ordine e gli studenti avvenuti il 1 marzo del 1968 fuori della sede della Facoltà di Architettura dell'Università di Roma "La Sapienza".

Durante la sua carriera, Pietrangeli fu anche regista: dopo aver lavorato come aiuto regista con Mauro Bolognini ("L'assoluto naturale", 1969), Luchino Visconti ("Morte a Venezia", 1971), Federico Fellini ("Roma", 1972) e Paul Morrissey ("Flesh for Frankenstein" e "Blood for Dracula" del 1974, entrambi ispirati alla figura di Andy Warhol), nel 1974 esordì dietro la macchina da presa con il documentario politico "Bianco e Nero", analisi del mondo neofascista e denuncia della collusione di alcuni settori dello Stato con la destra eversiva, per poi tornare alla regia nel 1980 con "I giorni cantati", che vede nel cast anche Francesco Guccini.

Dal 1982, abbandonò la regia cinematografica per dedicarsi a quella televisiva: celebre fu la sua collaborazione con Maurizio Costanzo, con cui lavorò al "Maurizio Costanzo Show" dal 1982 al 2008. Da questa collaborazione nacque un sodalizio che non si incrinò con l'entrata in politica di Silvio Berlusconi, avvenuta nel 1994. Pietrangeli collaborò anche con Maria De Filippi alla realizzazione di "Amici".

Nel corso degli anni, Pietrangeli continuò a suonare dal vivo, privilegiando spazi di intervento politico come manifestazioni di piazza, centri sociali e sedi di partito.

Nel 1996 si candidò alla Camera dei Deputati con Rifondazione Comunista, non risultando eletto. Stesso esito nel 2001, quando si candidò al Senato nel collegio Roma-Tuscolano, ottenendo il 5,5% delle preferenze. Nello stesso anno uscì "Genova per noi", documentario realizzato con Wilma Labate e Roberto Giannarelli che racconta le giornate del G8 di Genova, culminate con gli scontri tra i manifestanti e le Forze dell'Ordine e la morte di Carlo Giuliani.

Nel 2009 aderì al partito di Nichi Vendola Sinistra, Ecologia e Libertà, mentre nel 2018 si candidò nuovamente alla Camera dei Deputati con Potere al Popolo, risultando ancora una volta non eletto perchè il partito non aveva superato la soglia di sbarramento del 3%.

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