Roma, Brancaccio Musical Academy, Di Blasio: in due anni abbiamo spinto i ragazzi a credere in sé stessi
"Siamo nati quando sognare di poter formare dei ragazzi al teatro musicale sembrava più una follia che un miraggio, ma le vittorie più difficili sono le più soddisfacenti".
di Massimo Marzilli
Giovedì 16 Giugno 2022
Roma - 16 giu 2022 (Prima Pagina News)
"Siamo nati quando sognare di poter formare dei ragazzi al teatro musicale sembrava più una follia che un miraggio, ma le vittorie più difficili sono le più soddisfacenti".
"Come per tutte le cose più belle, arriva il momento anche per BMA di iniziare a tirare le somme dei momenti e delle esperienze di questi primi due anni, mentre si accinge a varcare la soglia del terzo.

Siamo nati nel momento più “sbagliato” dove sognare di poter formare dei ragazzi al teatro musicale sembrava più una follia che un miraggio. E invece abbiamo lottato perché ciò accadesse. Abbiamo preso in mano i sogni e le speranze di due classi di ragazze e ragazzi speranzosi e pieni di talento e li abbiamo spinti a credere in loro e a rimboccarsi le maniche per vedere il loro futuro avverarsi.

Non è stato semplice. Le cose non lo sono mai. Ma le vittorie più difficili sono anche le più belle e le più soddisfacenti. Sì, perché di questo si tratta: una vittoria. Arrivare ad aprire il terzo anno accademico formando il nuovo primo corso, vuol dire portare finalmente l’accademia a regime.

Il nostro è un triennio formativo professionale che entra, per la prima volta, nella completezza delle sue mansioni. A Luglio 2023 diplomeremo i primi studenti della Brancaccio Musical Academy e mi vengono i brividi e le lacrime al solo pensarci".

E' quanto dichiara Piero De Blasio, Direttore della Brancaccio Musical Academy.

"Tornano in mente le prime audizioni, le prime mail inviate per comunicare la scelta fatta dalla direzione e dal nostro corpo docente… il primo giorno di scuola. Di scuola, sì… non di Accademia. Perché, quel giorno, il primo anno è entrato a Scuola… una scuola di teatro e di vita, di teorica e di pratica, di riso e di pianto che noi abbiamo chiamato Brancaccio Musical Academy.

Ma tornano in mente le splendide lezioni tenute da docenti di prim’ordine che continuano nella loro opera di formazione, oltre che continuare a lavorare nel sempre più frenetico mondo dello spettacolo.

In questi due anni, proprio grazie allo stretto rapporto tra mondo del lavoro e quello dello studio, siamo riusciti a far incontrare agli studenti i due universi (spesso incompatibili se non veicolati). Li abbiamo portati nelle sale prove di Aggiungi un posto a tavola e di Tutti Parlano di Jamie. Li abbiamo messi addirittura in scena, proprio con Aggiungi un posto a tavola e hanno potuto calcare le assi del Teatro Brancaccio e del Teatro Nazionale di Milano, recitando e cantando nel più grande classico italiano, replicato in tutto il mondo, accanto ad attrici e attori straordinari come Lorenza Mario, Francesca Nunzi, Camilla Nigro, Marco Simeoli, il capitano Gianluca Guidi e la roccia Enzo Garinei.

Lo studio, lo sappiamo tutti, è fondamentale, ma quello che si impara poi in scena è raro e prezioso e, soprattutto, indimenticabile.Come è prezioso tutto il lavoro di costruzione di uno spettacolo nuovo e complesso che i ragazzi hanno potuto guardare da spettatori privilegiati, potendo anche poi usufruire dello studio diretto con lo staff creativo di “Tutti Parlano di Jamie”, vedendo in azione due dei loro docenti (Piero Di Blasio e Dino Scuderi) e godendo dello straripante talento del coreografo Laccio, coadiuvato dal portentoso Simone Rossari con il quale hanno addirittura studiato e imparato le coreografie originali dello spettacolo", prosegue.

"Questi non sono solo momenti, sono pietre miliari nella formazione individuale e leggere nei loro occhi la riconoscenza e la stima ripaga dei due anni di duri sacrifici per tenere aperta una fabbrica di sogni possibili. Non sogni da infrangere, ma sogni da realizzare. La missione della Bma è proprio quella di portare in scena i più meritevoli tra i diplomati e introdurli nel mondo del lavoro".

"Bma è la mano che ti accompagna dalla classe al palco. La stessa mano che ora ci traghetta verso il terzo anno. Se nel primo abbiamo gattonato e nel secondo abbiamo iniziato a camminare, in questo cominciamo a socializzare e dialogare con tutti, come dei bravi bambini alla scuola materna. Siamo pronti. La Bma c'è", conclude.

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