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L'evento si è svolto presso la sede della Classical Roman Arts Foundation.
L'evento si è svolto presso la sede della Classical Roman Arts Foundation.
Si è conclusa a Roma, presso la sede della Classical Roman Arts Foundation (CRAF), la quinta edizione degli Ecco Echo Awards, il riconoscimento dedicato alle opere d’arte contemporanee che rimandano, celebrano o si ispirano all’arte classica.
Il primo premio è stato assegnato al Bozimo Zee Bradouy, originario della regione di Oba in Nigeria, per il dipinto Caesar and the Oba of Benin, noto anche con il titolo accademico The Mask of Empire: A Dialogue on Roman Drama and Identity.
Il secondo premio è andato a Ekaterina “Katya” Belova, artista russa residente in Svizzera, per l’opera Public Opinion, anch’essa realizzata su tela a olio.
La cerimonia è stata annunciata dal presidente della CRAF, Guillermo Gleizer, con il supporto organizzativo e di ricerca di Kaitlyn Maure e Alison Ladd.
La premiazione è stata arricchita da un concerto di Mark Kostabi - celebre artista e musicista americano, noto per le sue opere pittoriche e per le collaborazioni con band come i Guns N’ Roses e i Ramones -, e Tony Esposito, percussionista, già al fianco di Pino Daniele, e compositore italiano, icona della world music e autore di successi come Kalimba de Luna.
La giuria era composta dal presidente Guillermo Gleizer, dalla direttrice Manuela Borso, dalla pittrice e già vincitrice del premio Elizabeth Waltenburg e dal giornalista e docente universitario Alessio Postiglione.
Ha dichiarato durante l'evento Guillermo Gleizer: “Sostenere l’arte e gli artisti è fondamentale, per incubare talenti e favorire quella economia della conoscenza da cui dipende il successo di un territorio. Farlo sostenendo la grande eredità classica di questa città, è un modo per rilanciarci verso il futuro, perché non c’è futuro senza riflessione sul passato. Questo premio ha l’audacia di ribadire il ruolo di Roma come caput mundi delle arti, non solo quelle antiche, ma nel contemporaneo, valorizzando il legame con il passato, mettendolo in dialogo con il futuro. Siamo giunti alla quinta edizione di un premio che è una piccola testimonianza dell’impegno della CRAF verso l’arte e verso questa città”.
Presenti alla premiazione anche vari professori della John Cabot University e numerosi imprenditori del settore artistico e culturale, come Giovanni Deidda, figura di spicco nel panorama culturale romano, e Sylvia Irrazábal, gallerista e direttrice della Margutta Design Gallery.