Arte, Fondazione Charlemagne: all'asta 36 lotti di artisti dell’École de Paris, Avanguardie del Novecento e antichi maestri

Saranno venduti il 21 ottobre, nella sede della Casa d’aste Arcadia. Il ricavato della vendita andrà in beneficienza al programma “Periferiacapitale”. Preview il 15 ottobre.

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Lunedì 29 Settembre 2025
Roma - 29 set 2025 (Prima Pagina News)

Saranno venduti il 21 ottobre, nella sede della Casa d’aste Arcadia. Il ricavato della vendita andrà in beneficienza al programma “Periferiacapitale”. Preview il 15 ottobre.

Si svolgerà il 21 ottobre prossimo, alle ore 18.30, nei saloni della Casa d’Aste Arcadia, in corso Vittorio Emanuele II, 18, a Roma, la vendita all’incanto di una collezione unica di 36 opere, che rappresentano un’importante eredità devoluta alla Fondazione Charlemagne.

Un tesoro che, trasformandosi in solidarietà, finanzierà una serie di progetti di riqualificazione urbana di Roma legati al programma “Periferiacapitale”. Si tratta di un’occasione rara, destinata a lasciare il segno, in cui la grande arte non si limita a raccontare la bellezza, ma diventa strumento concreto di rigenerazione sociale.

Tra i protagonisti del catalogo che saranno battuti all’asta spiccano due perle di Auguste Renoir: Jeune Femme au Corsage Rouge et au Chapeau Jaune (base d’asta €50.000) e Tête de Femme (base d’asta €20.000). A dialogare con loro, la poesia cromatica di Pierre Bonnard in La Seine à Vernon 1930 (base d’asta €50.000). Il cuore pulsante della vendita all’incanto sarà l’olio di Chaïm Soutine, La Femme du Cordonnier. Un’opera di intensa forza espressiva, dal prestigioso percorso espositivo (Zurigo, Torino, Parigi) e supportata da un’ampia documentazione bibliografica, che sarà esitata con una base d’asta di €200.000: un top lot che si preannuncia come una delle aggiudicazioni più attese della stagione.

Accanto a questi capolavori, una costellazione di firme internazionali: Maurice Utrillo, con la vibrante Rue Norvis à Montmartre (base d’asta €20.000), Max Ernst, Tableau Ivre del 1960 (base d’asta €50.000), Paul Signac, Pablo Picasso, Édouard Vuillard, Kees van Dongen, Eugène-Louis Boudin, Pierre-Albert Marquet e Katsushika Hokusai, l’indiscusso genio giapponese, che arricchisce l’orizzonte internazionale della collezione.

Per gli appassionati di arte antica, il catalogo presente riserva ulteriori sorprese con opere di Francesco Fieravino detto il Maltese, di Peter Hardimé, Cornelis van Poelenburgh e una veduta di Venezia attribuita a Francesco Guardi. 

Le opere saranno visibili al pubblico in un’esposizione presso la sede di Arcadia da giovedì 16 a domenica 19 ottobre, dalle ore 10 alle 19, e lunedì 20 ottobre, dalle 10  alle 13.30; mentre una preview, alla quale è stato invitato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, sarà dedicata ad una clientela selezionata, alla stampa, a collezionisti e istituzioni, mercoledì 15 ottobre alle ore 18, seguirà buffet.

“Sarà un evento – afferma Massimo Tagliatesta, direttore di Arcadia – in cui il collezionismo incontra la solidarietà, e la bellezza diventa occasione di rinascita per le periferie”. “La collaborazione con Arcadia ci permetterà di trasformare un lascito di bellezza in energia viva per la città – dichiara Stefania Mancini, presidente di Fondazione Charlemagne – il ricavato sosterrà percorsi di rigenerazione urbana e sociale che nascono dalle periferie e che raccontano la visione di una Roma più solidale, coesa e inclusiva”.

Il programma comunitario “Periferiacapitale” si dedica alla città di Roma e alle sue comunità, ascoltandole e valorizzandole, con un profondo senso di rispetto per una città le cui narrazioni troppo spesso mettono in luce unicamente gli aspetti negativi e la descrivono come incapace di cambiare.

Rendere i territori più inclusivi e solidali, accompagnando le energie sociali presenti e radicate nei quartieri della città, è l’obiettivo del programma, che in cinque anni ha affiancato oltre cento realtà territoriali presenti in tutti i Municipi di Roma, impegnate nella promozione di partecipazione attiva, mutualismo e giustizia sociale.

La visione è quella di una città in cui istituzioni, università, organizzazioni sociali e comunità collaborino per costruire insieme processi di cambiamento duraturi e condivisi. In questa prospettiva, “Periferiacapitale” è non solo un programma, ma un laboratorio di rigenerazione sociale che afferma la centralità della dignità umana come fondamento del vivere comune.

Con questo progetto la Fondazione Charlemagne propone alle amministrazioni locali un impegno declinato in 7 nuove proposte per la città: Filantropia, Economia Sociale, Poli Civici, Decentramento, Patrimonio Pubblico, Cultura Condivisa e Sviluppo Sostenibile.


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