Calabria, che fine ha fatto il Garante della Salute?
Appello di Franco Corbelli (Diritti Civili) al Presidente del Consiglio regionale, al Governatore e alle forze politiche di Palazzo Campanella: “Nominare subito il Garante Regionale dei Diritti dei Detenuti e il Garante della Salute della Calabria, le cui leggi istitutive sono state approvate, rispettivamente, 4 e 14 anni fa”.
(Prima Pagina News)
Lunedì 19 Settembre 2022
Roma - 19 set 2022 (Prima Pagina News)
Appello di Franco Corbelli (Diritti Civili) al Presidente del Consiglio regionale, al Governatore e alle forze politiche di Palazzo Campanella: “Nominare subito il Garante Regionale dei Diritti dei Detenuti e il Garante della Salute della Calabria, le cui leggi istitutive sono state approvate, rispettivamente, 4 e 14 anni fa”.

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, da oltre 25 anni, impegnato a denunciare il dramma delle carceri in Italia (e, per queste sue innumerevoli battaglie sulla condizione disumana delle prigioni italiane, intervistato, il 28 febbraio 1995, finanche dal più grande giornale del mondo, The New York Times,) e l’allarmante situazione sanitaria (con le tante lotte fatte, su questo tema, in particolare in Calabria) chiede, alla luce delle drammatiche emergenze che si continuano a  vivere su questi due fronti, che il Consiglio regionale calabrese proceda subito con la nomina del Garante della Salute e del Garante Regionale dei Diritti dei Detenuti”.

“Sono due nomine, importanti e indispensabili, che, alla luce di quanto continua purtroppo ad accadere nei due settori (delle carceri e sanitario) vanno fatte subito e non invece ancora disattese. Come purtroppo accade da quattro anni per quella per le persone private della libertà e addirittura da ben 14 anni quella per la salute. La prima, infatti, è stata approvata dal Consiglio Regionale calabrese nel 2018. La seconda, il Garante della Salute, il lontano 30 giugno 2008.

Quest’ultima proposta (Garante della Salute), com è noto, è stata e continua ad essere una grande battaglia di Diritti Civili che questa legge l’ha ideata , fatta approvare, in prima istanza, dal Consiglio provinciale di Cosenza (dove sedevo come consigliere di minoranza) nel gennaio del 2008 e che poi per competenza è stata trasmessa al Consiglio regionale della Calabria che l’ha definitivamente licenziata, all’unanimità, la fine di giugno del 2008, dopo ero andato personalmente - prosegue Corbelli - ad illustrarla, poche settimane prima, all’apposita commissione regionale di Palazzo Campanella”.

Oggi l’attivista di Diritti Civili, ancora una volta, ne chiede la immediata nomina di quella (Garante della Salute) che, ricorda, “non è solo una semplice figura istituzionale ma una grande struttura operativa, 24 ore su 24, con un numero verde, una ventina di sportelli informativi, un coordinamento regionale per i soccorsi ed è a, quasi, costo zero per lo Stato, perché prevede l’utilizzazione di figure professionali che già operano nelle strutture pubbliche e solo un rimborso spese per il Garante”.

Corbelli, nel suo intervento di oggi, come già detto, accomuna le due figure di Garante (Salute e Detenuti) e ne chiede, per entrambi, la immediata nomina.

“La cronaca di tutti i giorni, con i drammi nella sanità (aggravati purtroppo dalla pandemia) e la situazione esplosiva nelle carceri (dove si susseguono i casi di suicidio, l’ultimo, in queste ore, in Emilia, e i problemi di sovraffollamento), testimonia quanto sia importante, assolutamente indispensabile e urgente la nomina di queste due figure e relative strutture operative. Per questo rivolgo un invito al Presidente del Consiglio Regionale, Filippo Mancuso (che ha nei giorni scorsi annunciato la prossima nomina del Garante dei Detenuti), al Governatore Roberto Occhiuto e a tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale di procedere subito con queste due nomine, che rappresentano una conquista civile per la nostra regione e un riferimento istituzionale e una speranza per migliaia di cittadini che si vedranno in questo modo i loro diritti difesi e tutelati e non invece, come in tanti casi, violati, con conseguenze, spesso purtroppo, anche drammatiche.

Le due figure istituzionali avranno un compito preciso da assolvere: far rispettare insieme ai diritti la stessa dignità umana delle persone, nelle strutture sanitarie e nelle carceri". (
p.n.)


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