Sei sicuro di voler sbloccare questo articolo?
Conferenza stampa presso il Circolo della Stampa Estera per illustrare ai giornalisti, il problema antitrust che ha determinato l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ad aprire un istruttoria contro Meta AI. Presenti anche Marvin von Hagen, CEO di The Interaction Company of California, Claudia Dalmau Gomez, responsabile legale della società e Simone Gambuto, avvocato antitrust
(Foto: Simone Gambuto, a sx, Marvin von Hagen, al centro e Claudia Dalmau Gomez)
Conferenza stampa presso il Circolo della Stampa Estera per illustrare ai giornalisti, il problema antitrust che ha determinato l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ad aprire un istruttoria contro Meta AI. Presenti anche Marvin von Hagen, CEO di The Interaction Company of California, Claudia Dalmau Gomez, responsabile legale della società e Simone Gambuto, avvocato antitrust
(Foto: Simone Gambuto, a sx, Marvin von Hagen, al centro e Claudia Dalmau Gomez)
L’Intelligenza Artificiale alla prova delle sfide della concorrenza e libero mercato: ne hanno parlato, ieri mercoledì 17 dicembre, l’imprenditore Marvin von Hagen, co-fondatore e CEO di The Interaction Company of California, Claudia Dalmau Gomez, responsabile Operations e Legal di The Interaction Company of California, Simone Gambuto, avvocato antitrust e equity partner di Nunziante Magrone, specializzato in procedimenti davanti alla Commissione europea, all’AGCM e nel contenzioso di private enforcement, e Jeremie Jourdan, partner di Geradin Partners a Bruxelles, già funzionario della Commissione europea ed ex partner di White & Case, con una consolidata esperienza nei casi di abuso di posizione dominante ex articolo 102 TFUE e nell’applicazione del Digital Markets Act, in un incontro pubblico all’Associazione Stampa Estera presso Palazzo Grazioli.
The Interaction Company of California, società tecnologica della Bay Area e proprietaria di Poke.com, sistema avanzato di intelligenza artificiale per la messaggistica e l’assistenza personale, ha illustrato ai giornalisti, il problema antitrust che ha determinato l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ad aprire l’istruttoria A576 contro Meta AI ed istruire un procedimento cautelare nei suoi confronti: «Quando una sola piattaforma decide per tutti, a pagare sono la concorrenza e gli utenti», è stato detto aprendo l’incontro. I rappresentanti dell’azienda hanno espresso molta «fiducia», nell’azione dall’Autorità, e sperano in una decisione a brevissimo che possa permettere alla concorrenza nel mercato degli assistenti IA di esistere.
Secondo i nuovi Termini e Condizioni di Meta AI Business, a partire dal 15 gennaio 2026, se l’Autorità non interviene, Meta potrebbe essere autorizzata a imporre l’uso esclusivo di Meta AI su WhatsApp.
Una prospettiva che, secondo numerosi esperti del settore, ridurrebbe in modo significativo l’innovazione e la libertà di scelta degli utenti, bloccando il mercato su una soluzione ritenuta meno performante rispetto agli assistenti di AI già disponibili.
Il CEO Marvin von Hagen ha dichiarato: «L’audizione ha messo in luce la competenza e l’indipendenza dell’Autorità, elementi che ci rendono fiduciosi nel processo».
Secondo Simone Gambuto, “il mondo digitale guarda con molta fiducia all’Autorità italiana e alla Commissione Europea, le quali hanno aperto due casi paralleli, e si è convinti della loro capacità di intervento al fine di limitare gravi e irreparabili conseguenze da un comportamento che sembra un chiaro abuso di posizione dominante”.
All’incontro hanno partecipato oltre quaranta giornalisti italiani e internazionali, che hanno animato un confronto approfondito con i relatori.
L’azienda ha spiegato che Poke.com è stato progettato come un autentico assistente personale digitale, in grado di operare in modo integrato sui principali servizi di messaggistica — tra cui WhatsApp, Apple iMessage e SMS, ma anche email e agende elettroniche — senza richiedere applicazioni dedicate.
La piattaforma è costruita secondo le regole della privacy by design, utilizza dati cifrati, non effettua profilazioni invasive e garantisce il pieno controllo da parte dell’utente.
Le sue funzionalità spaziano dai promemoria per i farmaci all’assistenza nei viaggi, dalla gestione degli appuntamenti all’organizzazione intelligente della vita quotidiana, nell’ambiente virtuale più utilizzato da ciascuno.
The Interaction Company of California ha infine sottolineato che l’imposizione dell’uso esclusivo di Meta AI su WhatsApp comprometterebbe di fatto l’interoperabilità su cui si basano Poke.com e servizi analoghi, arrecando un danno diretto agli utenti e creando un precedente pericoloso per la concorrenza, l’innovazione e la libertà di scelta nel mercato digitale europeo. In gioco — ha concluso l’azienda — non vi è soltanto l’interesse commerciale di una singola impresa, ma l’architettura del futuro digitale europeo: un ecosistema che deve restare aperto, interoperabile, competitivo e pluralista, nel rispetto dei diritti degli utenti e delle regole di mercato consolidate.