La Niaf a Roma. Dal Quirinale in Vaticano. John Calvelli ringrazia l’Italia

Dopo la visita al Capo dello Stato, il board della NIAF, la più potente Associazione Italoamericana del mondo, ricevuta in Vaticano da Papa Leone XIV. Il Grazie del Presidente Calvelli all’Italia.

di Pino Nano
Venerdì 13 Giugno 2025
Roma - 13 giu 2025 (Prima Pagina News)

Dopo la visita al Capo dello Stato, il board della NIAF, la più potente Associazione Italoamericana del mondo, ricevuta in Vaticano da Papa Leone XIV. Il Grazie del Presidente Calvelli all’Italia.

“Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. La pace sia con voi. Benvenuti a tutti voi, e per favore accomodatevi”.

Nessuno di loro si sarebbe mai aspettato un Papa così avvolgente e così sorridente, quasi una festa tra figli d’America, o meglio ancora, un incontro festos tra figli emigrati nel mondo. Perché alla fine anche la storia di Papa Leone XIV è storia di emigrazione in giro per il mondo. Lui pellegrino e testimone di fede, missionario in Perù per tantissimo tempo, John Calvelli, Presidente della NIAF, emigrato invece per bisogno da una terra poverissima come la Calabria e oggi lui protagonista di primo piano della politica economica e sociale degli Stati Uniti d’America. Qui in Vaticano il Papa accoglie lui e la sua delegazione con una cordialità, e una solennità insieme, degna di un Capo di Stato. In realtà John Calvelli è l’uomo che rappresenta oggi milioni di italiani che emigrati in America oggi sono l’asse portante dell’economia di questo Paese.

“Sono felice di incontrarvi- dice il Santo Padre- Chiedo scusa per avervi fatto attendere. Il sistema di programmazione del Vaticano fissa quattro udienze tutte alla stessa ora. E così, purtroppo, siete voi a dovere aspettare me e non il contrario, ma… Farò una breve dichiarazione formale, dopodiché sarò lieto di salutarvi tutti individualmente, e poi avrò l’Udienza generale a Piazza San Pietro”.

La maggior parte di loro rimane interdetta, meravigliosamente attratta da questo Papa così moderno e così affascinante, che parla in italiano pur sapendo che potrebbe farlo in inglese perché tutti loro lo capirebbero.  

 Rivolgendosi direttamente a John Calvelli il Papa saluta formalmente tutti i membri del Consiglio di amministrazione della National Italian American Foundation: “Mentre la vostra organizzazione celebra il suo cinquantesimo anniversario, come ben sapete -sottolinea Papa Leone XVI- decine di milioni di americani dichiarano con orgoglio il loro retaggio italiano, anche se i loro antenati sono giunti negli Stati Uniti d’America generazioni fa. Il vostro lavoro per continuare a educare i giovani riguardo alla cultura e alla storia italiana, come anche per offrire borse di studio e altri aiuti caritativi nei due Paesi, contribuisce a mantenere un legame concreto e reciprocamente benefico tra le due nazioni”.

E’ un riconoscimento solenne questo di Papa Leone XIV alla NIAF guidata oggi da un figlio di Calabria, ma per il Pontefice è anche l’occasione ideale per salutare e ringraziare milioni di italoamericani lontani orai dalla loro terra di origine.

Dice il Papa: “Un tratto caratteristico di molti di coloro che sono immigrati negli Stati Uniti dall’Italia era la loro fede cattolica, con le sue ricche tradizioni di pietà popolare e devozioni, che essi hanno continuato a praticare nella loro nuova nazione. Questa fede li ha sostenuti nei momenti difficili, anche quando arrivavano con un senso di speranza di un futuro prospero nel loro nuovo Paese. La vostra visita in Vaticano si svolge durante l’anno giubilare che è incentrato sulla speranza, la quale permane “come desiderio e attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porterà con sé”.

Non solo una semplice visita di cortesia questa tra papa Leone XIV e John Calvelli, ma è molto di più: “ In un’epoca afflitta da numerose sfide- aggiunge il Pontefice- possa il tempo che trascorrerete qui, in questa città segnata dalle tombe degli Apostoli Pietro e Paolo come anche da molti santi che hanno rafforzato la Chiesa nei periodi difficili della storia, rinnovare il vostro senso di speranza e di fiducia nel futuro. Prego perché ognuno di voi e delle vostre famiglie custodiate sempre la ricca eredità spirituale e culturale che avete ricevuto da quanti vi hanno preceduto”.

Commovente il saluto finale del Papa, e che John Calvelli e il suo team, il suo board al completo, porteranno nella propria vita per sempre.

“Con questi sentimenti- dice il Papa- vi dò di cuore la mia Benedizione Apostolica, che estendo volentieri alle vostre famiglie, a tutti i vostri cari. Grazie. La benedizione è scritta in latino, ma penso che possiamo farla in inglese…Il Signore sia con voi….La benedizione di Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre”. Amen.


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