Sei sicuro di voler sbloccare questo articolo?
I cattolici si sono liquefatti al Nazareno, anche se la sede di quel partito rievocava il Cristo Gesù.
I cattolici si sono liquefatti al Nazareno, anche se la sede di quel partito rievocava il Cristo Gesù.
di Gregorio Corigliano
Netta la sensazione che le recenti festività natalizie, in Calabria e non solo, abbiano fatto registrare una presenza di fedeli, in Chiesa, per il “Te deum” e per il mai tramontabile “Tu scendi dalle stelle” particolarmente numerosa. Addirittura, in alcuni luoghi sacri, credenti e non credenti, laici e cattolici, non hanno trovato posto all’interno della Chiese ed erano stretti sui vari portoni d’ingresso. Merito del Papa. Certamente.
Le omelie di Francesco hanno fatto piangere il mondo, in particolare quella conto i pedofili e soprattutto l’altra sulla necessità di accogliere i migranti. Il suo è stato un augurio di Buon Natale è stato “augurio di fraternità” Fraternità di persone di ogni nazione e cultura. Fraternità tra persone di idee diverse, tra persone di diverse religioni.
Le nostre differenze, secondo Francesco, non sono un danno, ma una ricchezza: siamo tutti fratelli e questa verità sta alla base della visione cristiana.
Una benedizione Urbi et Orbi, quest’anno, anche per quanti “davanti a chi soffre, preferisce girarsi dall’altra parte”, nella migliore delle ipotesi.
E se per Soumaila Sacko avevo auspicato, inascoltato, un ricordo a San Ferdinando, come altrove, che, purtroppo non c’è mai stato, anche per il diciottenne Suruwa Jaithe, la cui baracca dove dormiva è andata a fuoco, alla sua morte non è stato dedicato un minuto, né un pensiero, né una lacrima, né un ragionamento. A San Ferdinando o altrove. “Viviamo in un Paese, ha scritto Roberto Saviano, che non riesce più a guardarsi allo specchio, tanto è diventato vecchio e cattivo!”
E se invece che smantellare il sistema dell’accoglienza il governo lo avesse implementato e riuscisse a considerare essere umani le persone che arrivano in Italia? Saviano se lo chiede, ma la risposta non c’è mai stata. E forse non ci sarà, almeno nel breve periodo, fino a quando durerà l’ubriacatura salviniana.
“Non guardargli la pelle, guardargli gli occhi, sono colmi d’amore, guardagli il cuore ha tanta fame d’amore” E’ stata mia figlia Serena a scrivermi questi versi, ben venti anni fa. Ho trovato il suo appunto guardando le letterine di Natale che, un tempo, i figli mettevano sotto il piatto a Natale. Ed allora non era esploso il caso dei migrantes. Leggendo e studiando, mia figlia aveva colto quanto importante fosse l’integrazione fra i popoli, voler bene ai fratelli dalle pelle diversa dalla nostra. Probabilmente, o quasi certamente, sta giungendo l’ora di andare alla creazione di un partito dei cattolici. Eh si’.
Tra i gialloverdi non c’è speranza alcuna. Gli altri sono in disfacimento, mentre il Pd, che pure aveva suscitato tante speranze, è diventato, o sta per diventare un nuovo Pds.
I cattolici si sono liquefatti al Nazareno, anche se la sede di quel partito rievocava il Cristo Gesù. Solo il nome,però. Ecco perché, con molti laici, la neonata associazione “Insieme” ha avuto la spinta del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, dall’ex sostituto Giovanni Angelo Becciu e dal Segretario di Stato Piero Parolin.
Intanto un’associazione di carattere politico. Nell’anno del centenario del famosissimo appello di don Luigi Sturzo “Ai liberi e forti” – il 18 gennaio del 2019- fra meno di un mese- si vuole costituire un nuovo partito sulle orme di quel Partito Popolare che fu la prima forma di partecipazione organica dei cattolici alla vita politica della nazione. Solo parole o intenzioni?
No. Nella sede della Confederazione Unione Apostolica del Clero, c’è il rifugio nel quale, con estrema riservatezza da mesi si trova a lavorare il Vescovo emerito di Prato,Gastone Simoni. L’intendimento è quello di avviare una riorganizzazione “un rinnovato impegno dei cattolici nella politica italiana” e non di ruiniana memoria. Paolo Rodari si limita a riportare il sostegno della Cei ma anche del segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin.
Alle prossime europee “Insieme” vorrebbe esserci. E non con quel che rimane del centro destra e, detto oggi, del Pd, che sembra avere la testa sott’acqua, sul punto di affogare. Non si sentono più i cosiddetti esponenti dell’allora Ppi, affossato ingiustificatamente da tal Rocco Buttiglione, men che meno dell’allora Margherita. Siamo qui, in rispettosa attesa.