Minori (Sa): "Teatro Diffuso" al via con Vittorio Sgarbi
Il critico d'arte aprirà domani la ventiseiesima edizione di Gusta Minori con la lectio illustrata su “Raffaello un dio mortale”.
(Prima Pagina News)
Giovedì 01 Settembre 2022
Salerno - 01 set 2022 (Prima Pagina News)
Il critico d'arte aprirà domani la ventiseiesima edizione di Gusta Minori con la lectio illustrata su “Raffaello un dio mortale”.
Alle ore 19 e 30, di domani, venerdì 2 Settembre, sarà Vittorio Sgarbi ad aprire la ventiseiesima edizione del Gusta Minori con la lectio illustrata su “Raffaello, un dio mortale”. L’evento si svolgerà presso il pontile Molo d’Attracco con sullo sfondo il panorama della Costiera Amalfitana.

Alle ore 21 con la prima scena sul sagrato della Basilica di Santa Trofimena, partiranno “Le Vie dell’Arte” con “Femmene e mare”. Scena che vedrà impegnata Vladimir Luxuria.

Scene teatrali altamente coinvolgenti. La prima spettacolare sul sagrato della Basilica di Santa Trofimena, per la regia di Gerardo Buonocore, Direttore Artistico ed Autore di Gusta Minori, così come la seconda al Largo Solaio dei Pastai, è emozionante per testi, musiche, effetti molto spettacolari con l’innovativa tecnologia del videomapping che darà la possibilità allo spettatore di essere nel mare del Mediterraneo o vedersi crollare la Basilica per poi arrivare anche tramite le fiamme alla rinascita, alla ricostruzione, alla speranza. Gli effetti faranno da sfondo al racconto struggente di tante bambine che, come Aisha, si sono inabissate nei fondali del Mediterraneo. Poi, spazio per Raffele Viviani, Eduardo De Crescenzo, Salvatore Di Giacomo con testi e narrazione in vicoli, slarghi e sul mare.

“Un unico spettacolo “Femmene e mare” ma cinque scene in cinque luoghi diversi con una sesta itinerante. La prima scena sarà sul sagrato della Basilica di Santa Trofimena con la storia struggente di due sorelle: Aisha e Faizha.

Canto, danza, recitazione ma emozionanti saranno anche gli effetti scenici, davvero coinvolgenti. Si passerà dal crollo della Basilica alla rinascita, ma attraverso il mare, l’acqua e le fiamme”, dice Buonocore.

La scena uno sarà sul sagrato della Basilica di Santa Trofimena: la storia di Aisha.  “La prima scena, che ha per titolo "Aisha" sarà rappresentata sul Sagrato della Basilica di Santa Trofimena , in Piazza Cantilena. Argomento toccante ed atavico è quello di destini incrociati di donne che vengono dal mare. Protagonista di questa messa in scena è Vladimir Luxuria, narratrice di una storia spettacolarmente coreografata dal maestro Dino Carano, con la fusione di vari generi di danza, dal contemporaneo alla break dance, affidata all’ ACSI Ballet Company.

Artisti importanti e professionisti del settore si mescoleranno con varie generazioni di comparse, coordinate dalla coreografa del Centro Danza Patrizia Scarpati e si inseriranno in una scenografia 3D, proiettata con Videomapping ed effetti speciali”.

Poi inizierà la scena 2 a Calata Ponte.

La seconda scena "'Femmene 'e Mare" ha come location Calata Ponte, e condurrà lo spettatore in un'atmosfera dai toni completamente diversi. Con gli attori cantanti Rosaria De Cicco, Laura Lazzari e Massimo Masiello si tratterà di Napoli e dell'appassionato canto di Femmene, Malafemmene, mamme figlie, donne vere della musica Partenopea, con un'orchestra dal vivo formata da musicisti esperti del genere quali Luca Mennella, Luigi Fiscale, Stefano Minale, Di Pietra Gaetano e Sebastiano Minale.

La terza, quarta e quinta scena, curate dalla regia di Lucia Amato e con le sonorizzazioni di Gerardo Buonocore, avranno uno stampo prettamente più teatrale rispetto alle altre. La terza scena si svolge a "Largo Solaio dei Pastai ". Interprete di richiami ad un antico universo femminile è l'attrice Stefania Masala con la ballerina Olimpia Milione in "La donna oggetto".

Lo sfondo del Palazzo Gambardella è invece lo scenario in cui le attrici Marta Amabile e Michela Ventre tratteranno di donne diverse che aspettano il miracolo della vita in "La Donna Madre". “La donna Icona” trova la sua location naturale, vicino al mare, sul molo, pontile d’attracco. Una messa in scena dalle sfumature moderne con testi di autori contemporanei quali Margaret Atwood e Ghiannis Ritsos. I protagonisti saranno gli attori Annarita Vitolo, Antonetta Capriglione, Roberto Pappalardo insieme con i ballerini Luigi Pagano, Martina Coiro, Nicol Memoli, diretti dalla coreografa Antonella Iannone.

La performance artistica si conclude con la sesta scena itinerante denominata "Galantuomini" in cui gli attori Vincenzo Oddo e Mauro Collina ammiccano con la forza della parola donne di ogni epoca.

“Ben sei scene teatrali, tanti attori, numerose comparse ed il tema “Femmene e mare” con testi tratti anche da scritti di Erri De Luca e Oriana Fallaci. Dal 2 al 4 Settembre, Minori sarà “Teatro Diffuso” nei vicoli, slarghi, sul mare. Un unico spettacolo dedicato alla cultura femminile, ma con sei scene in cinque luoghi diversi di Minori, mentre la sesta scena sarà itinerante. Nelle scene teatrali avremo varie prospettive di pensiero sulla figura femminile. Avremo la donna – ha affermato Lucia Amato, co – regista di “Femmene e mare” - purtroppo, intesa come donna – oggetto, una donna che da sempre è costretta a vendere il proprio corpo e a considerarlo come oggetto di scambio per poter vivere, guadagnare e aiutare i propri cari a superare difficoltà economiche”.

Tutti i luoghi del borgo saranno coinvolti, anche il pontile. Gusta Minori non è sagra ma l’insieme delle arti: musica, testi letterari, recitazione, danza. Ad esempio : Terza Scena sul tema della Donna Oggetto, si svolgerà al Largo Solaio dei Pastai. Richiami ad un antico sfruttato, venduto “universo femminile”. Sirene senza voce, sole, in un mondo consumato e sepolto. Attori del calibro di Stefania Masala nei panni di Gigolette, Olimpia Milone in quelli della figlia di Gigolette con la coreografia di Antonella Iannone.

La Quarta Scena sarà sul tema della “Donna Madre” e avrà luogo in una location affascinante: Palazzo Gambardella! Un’atmosfera coinvolgente. Il divenire attraverso l’acqua, il luogo in cui avviene il miracolo della vita, dove si celebra la superiorità dell’elemento femminile nel ciclo biologico . Un racconto sull’attendere misto di paura e attrazione. Donne “diverse” che aspettano.

Grande il cast di attori con Marta Amabile nei panni di Maria, donna in attesa, poi Michela Ventre in quelli di Oriana. Alla chitarra elettrica la musicista Alice Carosetti, mentre il Direttore di Scena sarà Raffaele Leone. La Quinta Scena sarà sul tema della Donna Icona, al Molo Pontile e dunque sul lungomare di Minori. “Si sentirà il mare. E le donne della mitologia arriveranno dal mare. Amanti, spose, parlino attraverso la vostra bocca, gli uomini, vostri figli, vostri fratelli, gli uomini cari al vostro cuore….”. Così Odisseo, imbrigliato in una rete e rapito dal fascino della differenza in un arcipelago di donne, riannoda i fili, mai spezzati, insieme con la sua sposa. Penelope, archetipo femminile? Sarà il pubblico a dare una risposta.

Altro grande cast con Annarita Vitolo, nota al grande pubblico per “L’Amica Geniale”, nei panni di Penelope, Antonetta Capriglione in quelli di Elena, mentre Roberto Pappalardo sarà Odisseo. Poi Ombre con i ballerini: Luigi Pagano, Martina Coiro, Nicol Memoli. Ci saranno le numerose Comparse del Gusta Minori. Direttore di scena sarà Costantino Amatruda.

La sesta scena: Galantuomini. Coinvolgimento attori tra la gente. L’intero borgo verrà avvolto dalla Sesta Scena Itinerante di “Femmene e Mare” dedicata al tema dei Galantuomini. Sarà una scena in acustico che si sposterà per animazione di strada. Uomini galanti, che ammiccano con la forza della parola donne di ogni epoca. Attori nella sesta scena saranno: Mauro Collina e Vincenzo Oddo.

Ben cinque scene permanenti che caleranno lo spettatore in 5 storie diverse, in 5 epoche diverse, da 5 luoghi diversi del Borgo di Minori.

“Quella della donna che si prostituisce è una storia vecchia ma che oggi esiste ancora. Abbiamo ancora la donna che concepisce o permette ad altri di concepire il proprio corpo come oggetto di scambio. Nella scena la vedremo personificata da una prostituta, dunque una donna che calpesta la propria dignità. Un’altra scena contempla la donna madre. La donna è madre! La donna crea! La donna genera! Attraverso il parto la donna mantiene fede a quello che è l’impegno che ogni individuo dovrebbe avere nei confronti delle future generazioni: creare, dare la possibilità alla natura di continuare e dunque non interrompere.

L’aspetto più importante è legato alla maternità. Nella scena avremo due donne in attesa – ha concluso Lucia Amato - e che avranno due modi diversi di concepire l’attesa. C’è l’attesa incondizionata che viene ad essere l’attesa di Maria. Maria attende e basta! Non si chiede il perché! Aspetta il figlio, lo mantiene in grembo e dà la nascita.

Il monologo di Maria è tratto da uno scritto di Erri De Luca : “In nome della madre”. Poi abbiamo l’attesa della donna che mette invece in discussione la nascita: farti nascere o non farti nascere in una società così difficile? Questo monologo è invece tratto da Lettera ad un Bambino mai Nato di Oriana Fallaci. Dunque due donne che si pongono in maniera differente dinanzi all’attesa.

Poi avremo una scena sulla Donna Icona. Una scena interessante che partirà dall’Odissea. Il titolo è “Femmene e mare” ed allora ho pensato a donne che venissero dal mare divenendo delle icone nella mitologia.

Dunque partiremo da Penelope che ha atteso l’arrivo di Ulisse dal mare. In antitesi avremo invece Elena di Troia. Penelope ed Elena che hanno due modi diversi di vivere il femminile: Penelpope è la donna furba che trova soluzioni ed accoglie, aspetta il proprio marito, mentre Elena decide di vivere la sua vita in maniera più leggera e di seguire i suoi istinti non curante che possa derivare una guerra dai suoi atteggiamenti. Due archetipi femminili che alla fine si uniranno: meglio la castità di Penelope o la sensualità di Elena? Al pubblico la risposta”.

Gusta Minori è kermesse dedicata all’arte, alla storia, alla gastronomia della Costiera Amalfitana, organizzata dal Comune di Minori, Associazione Gusta Minori e programmata e finanziata attraverso la SCABEC Campania, con fondi POC Campania 2014 – 2020.

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