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"Serve collaborazione, basta presunzione".
"Serve collaborazione, basta presunzione".
“Sparatorie fuori dalle discoteche, chioschi appena inaugurati che vengono distrutti e incendiati, residenti esasperati che chiamano le forze dell’ordine mentre altri cercano solo di godersi una serata d’estate.
Ogni fine settimana a Roma è una roulette russa. Non solo per chi va in discoteca o per chi vorrebbe che i figli possano divertirsi in sicurezza, ma anche per chi esce di casa per fare una passeggiata, per i tanti che lavorano di notte e per chi semplicemente cerca di dormire”.
Lo scrive in una lettera aperta al Sindaco Roberto Gualtieri, Fabio Sabbatani Schiuma, responsabile del Dipartimento “La Città della Notte” di Fratelli d’Italia-Roma e già Vicepresidente del Consiglio Comunale di Roma.
“Caro Sindaco Gualtieri -continua la lettera- non è questa la notte che merita la Capitale d’Italia. Non è questa la movida che rilancia il turismo o il lavoro come avviene in tante altre capitali europee.
Roma è diventata una giungla senza regole: serve più illuminazione ovunque e soprattutto in lunghi tratti del lungotevere, anche in pieno centro: ma serve soprattutto un Piano Regolatore della Notte. Subito! Roma non può più permettersi di aspettare e neppure di continuare a improvvisare.
Da tempo come Fratelli d’Italia-Dipartimento Città della Notte -prosegue la lettera- proponiamo una riforma strutturale, basata su ascolto e programmazione: zone regolamentate, con orari compatibili tra divertimento e quiete pubblica; coinvolgimento dei gestori di locali, discoteche, chioschi e bistrot: sono i primi a poter collaborare alla sicurezza; sicurezza sussidiaria, ossia sinergia tra vigilanza privata e forze dell’ordine, incentivare l’installazione di telecamere di sicurezza nelle aree esterne degli edifici pubblici e privati anche nei condomini così da disincentivare la microcriminalità e per prevenire i disordini; valorizzazione della cultura notturna: concerti, mostre, eventi diffusi anche nelle periferie.
Perché oggi a Roma -continua ancora la lettera- non si riesce a contemperare le esigenze di chi vuole dormire, di chi lavora e di chi vuole divertirsi. Ed è questo il vero fallimento.
Noi stiamo lavorando ad una notte vera. Non ad una scenografia. Non vogliamo militarizzare la città, vogliamo piuttosto illuminare la notte con idee nuove, concrete, sostenibili. Una notte che porti turismo, reddito, lavoro. Una notte che non sia sinonimo di degrado, ma di vita, cultura e rispetto.
Quindi Sindaco Gualtieri -conclude la lettera-, se Roma la notte è fuori controllo, il problema non è solo l’alcol e la soluzione non può essere il kit antisbornia che insegna ai giovani come vomitare meglio. È l’assenza di una visione. Noi la stiamo costruendo. Con chi lavora, con chi vive, con chi ama questa città anche dopo il tramonto, perché Roma è una città d’arte e la sua bellezza va curata e messa in sicurezza per i residenti e per un turismo di qualità. Serve più collaborazione, basta con questa presunzione”.