Rischio nucleare, Dio salvi la Regina, ma ora salvi tutti noi da Putin

Cosa sta capitando al mondo? Quanto c’è di vero nelle dichiarazioni di Putin? C’è davvero da temere un attacco nucleare? Lo abbiamo chiesto al grande fisiologo romano il prof. Massimo Fioranelli.

di Massimo Fioranelli
Giovedì 22 Settembre 2022
Roma - 22 set 2022 (Prima Pagina News)

Cosa sta capitando al mondo? Quanto c’è di vero nelle dichiarazioni di Putin? C’è davvero da temere un attacco nucleare? Lo abbiamo chiesto al grande fisiologo romano il prof. Massimo Fioranelli.

Nella stagione dei pentimenti di una classe politica squallida e ripugnante, paghiamo un prezzo che potrebbe rivelarsi troppo alto per l’escalation nucleare che pone a rischio la nostra stessa vita. La Russia non può perdere questa guerra, non può perderla perché possiede armi nucleari. Serviva una forte diplomazia per risolvere questa questione, invece si è deciso di affrontare Mosca militarmente; una mossa da irresponsabili idioti nel momento in cui il migliore dei migliori pronunciava frasi come: "La pace deve piacere a Kiev".

Dichiarazioni che hanno esasperato i toni, condannandoci irrimediabilmente al rischio di una devastante guerra nucleare.  Il grande sconfitto lo abbiamo in casa, quell'Unione Europea guidata da sprovveduti, dilettanti allo sbaraglio, incapaci e servi degli USA, che non sono stati capaci di esercitare il loro ruolo naturale, quello di mediatori.

Il nostro popolo purtroppo puo’ vantare il primato di guerrafondaio d'Europa, grazie al migliore servitore di Washington, un vile affarista che ha tradito la sua patria.  Uomo dal lessico miserevole e con una prosodia avulsa da qualsiasi afflato empatico verso l’umanità. Un primo ministro  che ha radicalmente modificato il concetto di stato, divenuto improvvisamente da garante del bene dei propri cittadini ad eversore ed oppressore, abolendo principi inviolabili di libertà, di movimento, ma soprattutto arrogandosi il diritto di determinare scelte terapeutiche in base a menzogne, gravi omissioni, verità inconsistenti, prive di qualsiasi evidenza medico-scientifica.

Dice Aleksandr Dugin “Siamo entrati nel terzo periodo della storia moderna della Russia: una guerra con l’Occidente, che è riuscita a imporci.

Questo periodo è il più difficile e decisivo, ma non potevamo impedirlo o evitarlo. Il prezzo era la resa.

L’Occidente non ammette la possibilità stessa dell’esistenza di una Russia sovrana, indipendente e autonoma. Dal punto di vista dei globalisti, hanno diritto di esistere solo quegli Stati che sono d’accordo con l’ideologia del liberalismo, con la linea generale degli Stati Uniti e della NATO, con il movimento verso il governo mondiale. Tutti coloro che si oppongono devono essere sconfitti. Si tratta di un approccio puramente razzista. La novità è la sua fusione con il liberalismo, con l’agenda LGBT, con il desiderio radicale dell’Occidente moderno e delle sue élite di distruggere tutte le strutture della società tradizionale – la religione, lo Stato, la famiglia, l’etica, l’uomo stesso – fondendolo con una macchina e mettendolo sotto totale sorveglianza, sotto totale controllo.

Mentre alcune potenze vogliono mantenere il mondo unipolare e la loro egemonia planetaria ad ogni costo, altre si ribellano ad esso e proclamano apertamente un ordine mondiale multipolare. Chi vincerà questa guerra determinerà il futuro, se esiste un futuro. L’Occidente ci sta attaccando sul nostro stesso suolo russo. E nessuno può contare sul perdono del nemico. A tutti verrà ricordato tutto. Non resta che la vittoria”.

Abbiamo assistito da anni ad una propaganda di menzogne, basata sul principio che i popoli del Nord-Europa, protestanti, siano in qualche modo più avanzati o liberi di noi italiani e cattolici.

Il popolo italiano è stato quello, al netto dei sempre troppi arrendevoli e  remissivi, che ha dimostrato più tempra e resistenza rispetto a quelli del Nord Europa, sottomessi molto  più facilmente alla operazione terroristica del coronavirus. Questa e’ la falsa filosofia, utilizzata dalle massonerie e dal liberalismo, per tenere l'Italia prigioniera e impedirle  di essere fiera della sua grandezza.

Noi siamo un popolo che ha sempre trovato un incredibile orgoglio nei momenti difficili; per questo non potremo dimenticare il piu' spaventoso progetto di distruzione dell’umanità messo in atto da quei falsi progressisti osannati nei media di regime.

Tutto dipende da noi; fuori dalla NATO, fuori dall’Europa, riacquistare la sovranita’ nazionale. Subito, al piu’ presto, solo cosi potremo salvarci. Il 25 settembre avremmo questa possibilità, forse l’ultima, siamo noi gli artefici del nostro futuro, se esiste un futuro. Nel nome dei caduti, nel nome dei vivi, in nome di coloro che devono ancora vivere e che potrebbero non avere la possibilità di nascere.

 


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