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On. Bono: "Le polemiche di Salvini contro Macron, basate su fake news e insulti personali, mettono in crisi l’immagine del governo italiano e aprono un dibattito sul rispetto delle istituzioni e sulla tenuta dell’interesse nazionale".
On. Bono: "Le polemiche di Salvini contro Macron, basate su fake news e insulti personali, mettono in crisi l’immagine del governo italiano e aprono un dibattito sul rispetto delle istituzioni e sulla tenuta dell’interesse nazionale".
Salvini non ha il senso delle istituzioni e farlo restare al governo è un danno per l’interesse nazionale.
Contrariamente a quanto sostiene da tempo Salvini, e solo per spirito di verità, non risulta a nessuno che il Presidente della Francia Emmanuel Macron voglia andare a combattere in Russia, ma, insieme al Premier Inglese Keir Starmer, ha dato vita alla Coalizione dei Volonterosi, a cui hanno aderito molti altri Paesi anche fuori dell’Europa, per realizzare la necessaria e indispensabile rete di sicurezza attorno all’Ucraina, dopo la fine dei combattimenti, e non durante i combattimenti, per evitare possibili future aggressioni della Russia.
Quindi non solo Salvini ha più volte offeso sul piano personale il Presidente di un Paese alleato e importante dell’Unione Europea, ma lo ha fatto sulla base di una fake news, utile solo per fare polemica e raccattare una manciata di voti da qualche balordo, essendo la sua politica priva di idee e fondata solo su slogan e insulti quotidiani.
Ma anche se fosse vera l’accusa a Macron, se cioè il presidente francese avesse per davvero questo prurito di combattere contro la Russia, a che titolo Salvini si permette di attaccarlo sul piano personale, insultarlo e perfino schernirlo?
E, infatti, non ha nessun diritto di farlo, e, al massimo, nella veste di leader della Lega, può dissentire e criticare le posizioni politiche espresse, ma mai scendere ad un livello di insulti di osteria.
Ma Salvini non è solo il leader della Lega, è anche vicepremier, oltre che ministro delle infrastrutture, e come tale non ha alcun diritto di intervenire su argomenti di competenza di altri colleghi, come nel caso in specie la politica estera, di esclusiva competenza del Ministro degli Esteri e del Premier.
Salvini forse, dopo tanti anni, non ha ancora capito l’importanza del suo ruolo di stare al Governo, perché viola tutte le regole e mette in cattiva luce il governo e il Paese, ed in particolare il Premier che, da parte sua, e per paura di perdere la maggioranza, invece di richiamare il vice premier ai suoi doveri e al rispetto dei suoi limiti, diffidandolo da ulteriori inaccettabili provocazioni come l’attacco a Macron, tace e avalla di fatto una azione gravissima, e impensabile fino a pochi anni fa, prima che la politica della confusione, dell’insulto e della manipolazione, prendesse piede.
Per questo, nel silenzio del Premier Meloni, e nell’evidente imbarazzo nazionale ed Europeo degli insulti gratuiti subiti da Macron da un componente del governo italiano, il Presidente della Repubblica, in assenza di un governo consapevole dei propri doveri, dovrebbe valutare come operare per fermare una buona volta questa scheggia senza controllo, che mette a rischio costante la difesa dell’interesse nazionale.
On. Nicola Bono
Presidente Europa Nazione