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Analisi sul pigiama rosso trovato accanto al corpo della ragazza.
Analisi sul pigiama rosso trovato accanto al corpo della ragazza.
Continuano le indagini sulla morte di Aurora Livoli, la ragazza di 19 anni il cui corpo è stato trovato nel cortile di uno stabile di via Paruta, nella zona Nord di Milano, lunedì mattina.
Aspettando l'autopsia, che sarà effettuata venerdì, i Carabinieri, coordinati dal pm Antonio Pansa, stanno cercando di localizzare il cellulare della 19enne e, tramite le celle telefoniche, ricostruire i suoi ultimi movimenti e trovare il luogo dove, di solito, passava la notte.
Secondo quanto emerso dalla testimonianza resa dai genitori, la ragazza si era allontanata da casa, in provincia di Latina, il 4 novembre, e si era fatta sentire telefonicamente per l'ultima volta il 26. "Non era la prima volta che si allontanava - hanno detto - Ci aveva detto di stare bene e di non voler tornare a casa, nient'altro".
La ragazza non ha dato alcuna indicazione su dove o su con chi fosse. Ed è proprio quello che vogliono scoprire i militari del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Milano, che stanno lavorando per identificare l'uomo (alto e magro), inquadrato con la 19enne dalle telecamere di sicurezza di via Paruta, proprio verso il punto dove Aurora è stata, poi, trovata senza vita.
Sul suo corpo sono state riscontrate delle ecchimosi a livello del collo, il che fa pensare che sia stata strangolata a morte.
Nelle ultime ore, poi, è emerso un particolare: accanto al cadavere della ragazza c'erano i pantaloni di un pigiama rosso, che verranno analizzati per stabilire se fossero suoi. Sul cadavere di Aurora saranno eseguiti anche accertamenti tossicologici.