Vertice Nato, Trump: "L'impegno del 5% è una vittoria per gli Usa, grazie a me. Spagna? Terribile, avrà dazi doppi"

Zelensky: "Con Trump ho avuto un incontro lungo e significativo".

(Prima Pagina News)
Mercoledì 25 Giugno 2025
Roma - 25 giu 2025 (Prima Pagina News)

Zelensky: "Con Trump ho avuto un incontro lungo e significativo".

"L'impegno dell'aumento della spesa militare si chiamerà la dichiarazione de L'Aja, è una vittoria monumentale per gli Usa, perché portavamo un peso ingiusto, ma è anche una vittoria per l'Europa e la civiltà occidentale".

Così, al termine del vertice Nato dell'Aja, il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. "Non so se è merito mio ma penso che sia merito mio", ha aggiunto.

"È terribile quello che ha fatto la Spagna, si rifiuta di pagare la sua quota, faremo pagare a Madrid il doppio dell'accordo sui dazi", ha continuato il tycoon.

"Al termine del Vertice Nato dell’Aja il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto un incontro con i Leader di Francia, Germania, Polonia e Regno Unito, con il Segretario Generale della Nato e con il Presidente dell’Ucraina.

L’incontro ha permesso di approfondire gli sforzi in corso e il sostegno all’azione degli Stati Uniti a favore del cessate il fuoco per un percorso negoziale che conduca ad una pace giusta e duratura in Ucraina. È necessario che la Russia dimostri di volersi impegnare seriamente nei colloqui, contrariamente a quanto fatto finora.

I Leader hanno quindi ribadito il continuo sostegno all’Ucraina, alla sua autodifesa e alla sua industria della difesa, anche a fronte dei brutali attacchi russi contro i civili, e il mantenimento della pressione sulla Russia attraverso nuove sanzioni". Lo riferisce Palazzo Chigi, in una nota.

"Un incontro lungo e significativo con il presidente Trump. Abbiamo affrontato tutte le questioni veramente importanti. Ringrazio il Signor Presidente, ringrazio gli Stati Uniti. Abbiamo parlato di come raggiungere un cessate il fuoco e una vera pace. Abbiamo parlato di come proteggere il nostro popolo. Apprezziamo l'attenzione e la disponibilità a contribuire ad avvicinare la pace". Così, su Telegram, il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aggiungendo che saranno forniti ulteriori "dettagli più avanti".

Quello che si è svolto all'Aja è stato "un summit storico per la Nato, in cui tutti insieme abbiamo deciso di alzare nei prossimi anni la quota destinata alla difesa al 5%. E questo è un segnale di forza di fronte a tutti i nostri possibili avversari. E un segnale di determinazione". E' quanto ha dichiarato il Cancelliere tedesco, Friedrich Merz, a colloquio con i giornalisti a margine del vertice Nato. "Dobbiamo prendere con serietà il revisionismo russo. E dobbiamo essere in grado di difenderci per non doverci difendere", ha continuato.

Il fatto che nel documento finale manchi una condanna della Russia non vuol dire che la posizione della Nato a favore di Kiev "sia cambiata". Così il premier inglese, Keir Starmer, in conferenza stampa al termine del vertice. Starmer ha detto di aver colto nei contatti con gli altri leader "una vera determinazione" a rinnovare le pressioni su Vladimir Putin per un "cessate il fuoco senza condizioni". "Il presidente Zelensky ha indicato da molte settimane la sua volontà" al riguardo, "ora è tempo che Putin, il quale mena il can per l'aia, si presenti al tavolo" negoziale, ha continuato Starmer. 

Quello odierno è stato "un vertice importante per gli impegni che vengono assunti, impegni significativi e sostenibili". Così la premier, Giorgia Meloni, all'Aja, spiegando che sono state approvate "spese necessarie per rafforzare la nostra difesa e la nostra sicurezza". "Non toglieremo nemmeno un euro dalle priorità del governo e dei cittadini italiani", ha proseguito Meloni. "Non riteniamo di usare la clausola di salvaguardia" del Patto di Stabilità nel 2026 per le spese sulla difesa. "I costi sono sostenibili", ha aggiunto. 

"Gli alleati si impegnano a investire il 5% del Pil annuo nelle esigenze fondamentali di difesa e nelle spese relative alla difesa e alla sicurezza entro il 2035, al fine di garantire gli obblighi individuali e collettivi, in conformità con l'articolo 3 del Trattato di Washington". E' quanto si legge nella dichiarazione finale del vertice Nato.

"Gli alleati ribadiscono il loro impegno sovrano a fornire sostegno all'Ucraina", prosegue la dichiarazione, che non fa menzione, come già previsto, del futuro ingresso di Kiev nell'Alleanza, contrariamente a quanto accaduto a Washington, dove si si stabilì il principio del "percorso irreversibile".

Non c'è neanche un riferimento agli impegni per Kiev, che ora diventa "un impegno sovrano".

Gli alleati, si legge ancora, sono "uniti di fronte a profonde minacce e sfide alla sicurezza, in particolare la minaccia a lungo termine rappresentata dalla Russia per la sicurezza euro-atlantica e la persistente minaccia del terrorismo". Nel documento, come anticipato, non c'é una netta definizione dell'invasione russa in Ucraina come "guerra di aggressione".

"Gli alleati stanzieranno almeno il 3,5% del Pil annuo, in base alla definizione concordata di spesa per la difesa della Nato, entro il 2035, per finanziare i requisiti fondamentali della difesa e per soddisfare gli obiettivi di capacità della Nato", mentre l'1,5% sarà destinato al comparto più generale della sicurezza. "Gli alleati accettano di presentare piani annuali che mostrino un percorso credibile e incrementale per raggiungere questo obiettivo", si legge ancora nel testo, che prevede di rivedere i piani nel 2029.


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