Breaking news infrastrutture - Pedaggi autostrade e accise diesel, attacco Pd: “Rincari dal 1° gennaio e scaricabarile sulla Consulta”

Il Partito Democratico accusa il Mit di aver certificato nuovi rincari dei pedaggi autostradali dal 1 gennaio e denuncia effetti su famiglie e autotrasporto, tra aumento delle accise sul diesel e nuove misure fiscali.

(Prima Pagina News)
Lunedì 29 Dicembre 2025
Roma - 29 dic 2025 (Prima Pagina News)

Il Partito Democratico accusa il Mit di aver certificato nuovi rincari dei pedaggi autostradali dal 1 gennaio e denuncia effetti su famiglie e autotrasporto, tra aumento delle accise sul diesel e nuove misure fiscali.

Scontro politico sul tema dei pedaggi autostradali in vista dell’avvio del nuovo anno. Esponenti del Partito Democratico contestano la gestione del dossier da parte del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, sostenendo che i rincari finiranno per incidere direttamente sulle tasche di chi viaggerà sulle autostrade dal 1 gennaio.

Nel mirino finisce anche la comunicazione istituzionale: secondo il Pd, il ministero starebbe tentando di attribuire ad altri soggetti la responsabilità degli aumenti, chiamando in causa la Corte costituzionale. La critica, in sintesi, è che il governo dovrebbe assumersi la piena titolarità delle scelte e presentare un quadro chiaro su motivazioni, tempi e impatti dei nuovi livelli tariffari.

Impatto su cittadini e trasporto merci

La polemica non riguarda solo i viaggiatori privati, ma anche la filiera della logistica. Il Pd segnala un possibile aggravio per l’autotrasporto, già sotto pressione per l’aumento dei costi operativi, e collega la questione dei pedaggi al quadro più ampio di misure economiche che incidono sul settore.

In particolare, viene richiamato l’effetto combinato tra rincari autostradali e incremento delle accise sul diesel, elementi che possono tradursi in un aumento dei costi di trasporto. Nel medio periodo, questo tipo di dinamica rischia di riflettersi sui prezzi lungo la catena di distribuzione e sulla competitività delle imprese che dipendono dalla movimentazione su gomma.

Nella contestazione rientrano anche altre misure economiche attribuite alla linea dell’esecutivo, tra cui una nuova tassa nazionale sui pacchi citata dagli esponenti dem. L’obiettivo della denuncia politica è evidenziare una somma di interventi che, secondo l’opposizione, produrrebbe una “stangata” su consumatori e settore dei trasporti.

Sul piano del merito, la discussione riapre due questioni ricorrenti: da un lato la trasparenza dei meccanismi che portano agli adeguamenti tariffari autostradali, dall’altro il bilanciamento tra gettito e tutela della mobilità, soprattutto quando gli aumenti ricadono su pendolari e comparti produttivi. In assenza di un chiarimento definitivo, il confronto resta acceso e destinato a proseguire anche nelle prossime settimane.


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