Covid19 e la crisi economica del settore aereo mondiale

E se il Covid19 fosse un comodo pretesto per giustificare drastiche scelte da parte dei vettori aerei ?

di Rosario Di Piazza
Domenica 14 Giugno 2020
Roma - 14 giu 2020 (Prima Pagina News)

E se il Covid19 fosse un comodo pretesto per giustificare drastiche scelte da parte dei vettori aerei ?

Carsten Spohr, amministratore delegato di Lufthansa compagnia di bandiera tedesca, ha annunciato tre giorni fa ben 26000 licenziamenti pari al 16% dei dipendenti del Gruppo. Metà di essi in Germania. I piloti, mai successo prima, hanno proposto all’azienda una riduzione del proprio stipendio pari al 45%. Un taglio in soldoni più che significativo.

L’azienda ha risposto di no. Non se ne comprende il motivo se non con parecchi interrogativi il primo e più importante dei quali è quello che rende del tutto improbabile che la Cancelliera Merkel sia rimasta in silenzio davanti alla prospettiva di ben 13000 lavoratori tedeschi sbattuti fuori dall’azienda a causa di un fantomatico stato di crisi laddove il governo tedesco aveva appena immessi nel capitale della compagnia ben 9 miliardi di euro di ricapitalizzazione proprio per contrastare la crisi economica del trasporto aereo passeggeri proteggendo quindi di fatto la propria compagnia di bandiera.

Tali licenziamenti sono stati annunciati da parecchie altre compagnia tra le quali quelle degli emirati, le compagnie cioè più iconiche, o almeno presunte tali, del mondo aviazione; compagnie che con un attentissimo marketing hanno conquistato posizioni di leadership mondiale vendendo come prodotto l’immagine della loro ricchezza. Si impone una riflessione.

E se fosse tutto deciso a tavolino con il pretesto giustificativo del Covid 19 quando invece la realtà nascosta sia un’altra ?

Ad esempio quella di una concorrenza spietata e portata avanti ad ogni costo che ha imposto ai vettori aerei una crescita di dimensioni enorme con costi di gestione astronomici necessari per contrastare la concorrenza dei cieli ed accaparrarsi anche un passeggero in più sottraendolo all’altro vettore.

Offerte di biglietti aerei anche al prezzo di poche decine di euro su alcuni collegamenti che sicuramente hanno procurato enormi volumi ma scarsissimi margini.

Il che induce una considerazione ed è quella che appare sempre più probabile e cioè che il conclave dei più importanti amministratori delegati dei principali vettori aerei mondiali abbia deciso di far esplodere la bolla inflazionistica del trasporto aereo passeggeri dietro la giustificazione, sin troppo facile, del Covid19. Troveranno l’accordo e sarà un accordo sulle tariffe, ma soprattutto sui margini e sulla redditività.

Un secondo dopo il trasporto aereo magicamente ripartirà anche meglio di prima.


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