Gazprom: dal 1 gennaio stop alla fornitura di gas alla Moldavia

Zelensky: "Sembra che Putin abbia dato a Fico l’ordine di aprire il secondo fronte energetico contro l’Ucraina a spese degli interessi del popolo slovacco".

(Prima Pagina News)
Sabato 28 Dicembre 2024
Roma - 28 dic 2024 (Prima Pagina News)

Zelensky: "Sembra che Putin abbia dato a Fico l’ordine di aprire il secondo fronte energetico contro l’Ucraina a spese degli interessi del popolo slovacco".

A partire dal 1 gennaio 2025, Gazprom sospenderà la fornitura di gas russo alla Moldavia. Lo ha annunciato la stessa azienda russa su Telegram, spiegando che la sospensione è stata decisa in seguito al “rifiuto della parte moldava di saldare i debiti per le forniture di gas”.

Nello specifico, Gazprom accusa la Moldovagaz, compagnia che gestisce l'erogazione di gas in Moldavia, di “non adempiere regolarmente agli obblighi di pagamento previsti dal contratto in essere, il che costituisce una violazione sostanziale dei suoi termini”.

“La restrizione rimarrà in vigore fino a quando Gazprom non comunicherà per iscritto a Moldovagaz il contrario”, prosegue l'azienda russa, “Gazprom si riserva il diritto di risolvere unilateralmente il contratto e il diritto di richiedere a Moldovagaz tutti i danni e le multe per il mancato e/o improprio adempimento da parte di Moldovagaz degli obblighi previsti dal contratto”.

Secondo Gazprom, la Moldavia ha un debito di circa 709 milioni di dollari per le forniture di gas ricevute in passato. Questa cifra è stata contestata dal governo moldavo.

Con questo stop si interromperanno le forniture alla centrale elettrica di Kuciurgan, la più grande della Moldavia, che si trova nella regione separatista filorussa della Transnistria. Chisinau, da parte sua, ha accusato Mosca di armare le forniture energetiche. L'impianto, che fornisce energia elettrica a gran parte della Moldavia, è stato privatizzato nel 2004 dai funzionari della Transnistria e, in seguito, venduto ad un'azienda statale russa. Il governo moldavo, che è filo-occidentale e si è lamentato ripetutamente dell'interferenza di Mosca, non ha riconosciuto la privatizzazione.

Il premier moldavo, Dorin Recean, ha detto che il suo governo non riconosce il debito di cui parla Gazprom, che non è stato “validato da una valutazione indipendente internazionale”. Citando i risultati di società di revisione britanniche e norvegesi, Chisinau afferma di avere un debito pari a quasi 8,6 milioni di dollari, molto al di sotto della cifra indicata da Gazprom.

La Moldavia, ha proseguito il premier, ha cercato di diversificare le forniture di gas naturale, in modo da ridurre la dipendenza dall'impianto di Kuciurgan, e il governo “analizzerà attentamente le opzioni legali, compreso il ricorso all’arbitrato internazionale” per proteggere gli interessi nazionali. “Il nostro Paese è pronto a gestire qualsiasi situazione che si verifichi in seguito alla decisione del Cremlino”, ha garantito.

“Sembra che Putin abbia dato a Fico l’ordine di aprire il secondo fronte energetico contro l’Ucraina a spese degli interessi del popolo slovacco. Le minacce di Fico di interrompere la fornitura di energia elettrica di emergenza dell’Ucraina quest’inverno, mentre la Russia attacca le nostre centrali elettriche e la nostra rete energetica, si spiegano solo con questo”. Così, sui suoi profili social, il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha commentato quanto annunciato ieri dal premier slovacco Robert Fico, in merito ad una possibile interruzione delle forniture di elettricità slovacca, qualora Kiev dovesse bloccare il transito del gas russo verso l'Europa.

“Le uniche ragioni per cui l’Ucraina ha bisogno di importare elettricità sono l’occupazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte della Russia”, ha proseguito Zelensky, “e l’uso di missili e droni ‘Shahed’ che hanno distrutto di proposito gran parte della produzione di energia termica e idroelettrica dell’Ucraina”.


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