Turchia: precipita aereo libico, morto il Capo di Stato Maggiore Al-Haddad

L'aereo aveva perso il contatto radio poco dopo essere decollato da Ankara. 8 i morti in totale. 

(Prima Pagina News)
Mercoledì 24 Dicembre 2025
Roma - 24 dic 2025 (Prima Pagina News)

L'aereo aveva perso il contatto radio poco dopo essere decollato da Ankara. 8 i morti in totale. 

Un jet privato con a bordo una delegazione militare libica, guidata dal Capo di Stato Maggiore di Tripoli Mohammed Ali Ahmed Al-Haddad, si è schiantato nella serata di ieri su una collina ad una decina di chilometri dalla capitale della Turchia, Ankara.

L'aereo aveva perso il contatto radio poco dopo il suo decollo.

A bordo dell'aereo, che era diretto alla volta di Tripoli, c'erano, oltre ad Al-Haddad, anche quattro membri del suo staff e tre membri dell'equipaggio. Non ci sono stati superstiti.

Ad annunciare la morte della delegazione è stato il ministro dell'Interno turco Ali Yerlikaya, che, in precedenza, aveva anche lanciato l'allerta per la perdita del contatto radio, avvenuta alle 20:10 locali: "I resti dell'aereo decollato dall'aeroporto di Ankara Esenboga sono stati rinvenuti dalla nostra Gendarmeria due chilometri a sud del villaggio di Kesikkavak, nel distretto di Haymana", ha detto.

Alle ricerche hanno preso parte gendarmeria, forze armate e squadre di soccorso dei ministeri dei Trasporti e dell'Interno.

La morte del Capo di Stato Maggiore è stata, poi, confermata dal premier libico del governo di Tripoli, Abdul Hamid Dbeibah, che ha dichiarato che il generale è deceduto "in un incidente" aereo mentre era di ritorno da Ankara.

Prima della tragedia, il jet, un Falcon, aveva diramato una richiesta di un atterraggio di emergenza mentre era sui cieli del distretto di Haymana ad Ankara. Poi, ci sono stati la perdita del contatto radio, un lampo e, infine, lo schianto e il ritrovamento dei rottami.

Varie emittenti televisive private turche hanno fatto vedere il cielo illuminarsi per un'esplosione, vicino al presunto luogo in cui l'aereo aveva diramato la richiesta d'atterraggio d'emergenza.

Attualmente, non ci sono ipotesi ufficiali sull'accaduto. Per la Cnn Turk, il pilota avrebbe inviato il segnale di emergenza, e sembrava che volesse fare ritorno all'aeroporto di Ankara, per via di un guasto elettrico. In ogni caso, ha detto un funzionario turco ad Al Jazeera, "i primi resoconti delle indagini escludono qualsiasi sabotaggio nell'incidente aereo del comandante dell'esercito libico".

Stando a quanto riferisce il ministero turco della Difesa, il generale Al-Haddad era andato in Turchia per incontrare il ministro Yasar Guler e il capo di stato maggiore turco Selcuk Bayraktaroglu, oltre ad altri comandanti dell'Esercito. Ankara ha un rapporto molto stretto con il governo di Tripoli, a cui dà sostegno dal punto di vista militare.

"Non abbiamo trovato alcun essere vivente. C'erano piccoli pezzi dell'aereo, non un pezzo intero. Era sparso su una vasta area del campo. Abbiamo trovato solo un portafoglio. Lo abbiamo consegnato alle autorità competenti", ha dichiarato alla Cnn Turk un testimone, Ömer Lütfü Ünal, residente nella zona dello schianto.

Ünal ha detto di aver sentito un rumore molto forte e, poi, le case tremare: "All'inizio, tutti l'hanno interpretato come un terremoto. Poi la gente ha detto che si era schiantato un aereo, quindi noi, come cittadini, siamo venuti a vedere se potevamo fare qualcosa. Quando siamo arrivati, la posizione dell'aereo non era ancora stata determinata.

Dopo aver camminato per 5-6 chilometri con cittadini e abitanti del villaggio, siamo entrati nel fango e abbiamo trovato il posto con 30 persone. Quando siamo arrivati, c'era odore di carburante. C'era carburante per auto e parti dell'aereo, piccoli pezzi. Dopodiché, sono arrivate le nostre squadre della gendarmeria e abbiamo fatto delle telefonate. Abbiamo cercato di vedere se riuscivamo a trovare qualcuno vivo, se potevamo fare qualcosa".

Il terreno accidentato e le difficili condizioni meteo, ha aggiunto l'uomo, hanno reso difficili le operazioni di soccorso dei Vigili del Fuoco e del personale sanitario.


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