"Molti e importanti sono i compiti istituzionali della Forza Armata alla quale avete l'onore e la responsabilità di appartenere: dalla vigilanza delle aree marittime di interesse nazionale, a partire dalle acque territoriali, alla protezione degli interessi del Paese in ambito internazionale, attuata attraverso la presenza di unità aeronavali italiane nel Mediterraneo Allargato".
Così il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, in un messaggio per la celebrazione della Giornata della Marina Militare, in Piazza Caboto a Gaeta (Lt).
"Ossia, in quelle regioni del mondo la cui stabilità ha una diretta incidenza sul Mediterraneo geografico, come evidenziato nella recente direttiva ''Strategie di sicurezza e difesa per il Mediterraneo'', che fissa alcuni dei principali temi di attenzione della Difesa per il prossimo futuro; e ancora: dalla cosiddetta 'Naval Diplomacy', che mette a frutto le potenzialità di rappresentanza espresse dalla Marina e che alimenta così la cooperazione e il dialogo tra gli Stati, alle numerose e apprezzate campagne addestrative nel mondo; fino alle missioni internazionali di pace, sempre più articolate e complesse, in ragione delle sfide inedite cui sono chiamate l'Alleanza Atlantica e la Difesa comune europea, settore dell'Unione d'importanza crescente", aggiunge.
"Un valore strategico quindi, come ha ricordato il Presidente della Repubblica oggi nel suo messaggio, un patrimonio di valori e capacità. Colgo l'occasione per indirizzare al Presidente il mio più deferente saluto e ringraziamento per la vicinanza che ogni giorno rivolge alle nostre Forze Armate.
La Marina Militare, quindi, in sinergia con i partner dell'Italia, e specialmente sotto l'egida dei consessi multilaterali citati, che sono, con le Nazioni Unite, i nostri principali riferimenti in campo internazionale, garantisce la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare, anche in mari lontani dalle nostre coste, contrastando fenomeni terroristici e di pirateria, di vasta portata e grave impatto".
Riferendosi all'operazione Gabinia nel Golfo di Guinea e alla Missione Atlanta per combattere la pirateria nel Corno d'Africa, Guerini sottolinea che "più vicino a noi, in termini di geografia e di periodo di attività, la Marina Militare è altresì impegnata ad assicurare, nel quadro della missione europea Irini, l'effettività delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu che vietano, dal 2011, il traffico di armi da e per la Libia, presidiando il Mediterraneo centrale: quadrante di assoluta importanza strategica, anche per la sua interconnessione con il Mediterraneo Orientale, in cui la Marina Militare italiana è peraltro presente a tutela della sicurezza collettiva, e con il Mar Nero".
Guerini, inoltre, sottolinea le peculiarità "un bacino che lega in uno spazio ridotto ben tre continenti, con ciò che ne consegue in termini di possibilità di scambio ma anche di tensioni, che è nostro dovere disinnescare e se possibile prevenire. Non sorprende che esso, il Mediterraneo, sia al centro dell'attenzione dell'Italia, dell'Europa e della Nato - di cui costituisce il cosiddetto 'Fianco Sud', in funzione della sua preminente posizione preminente in termini di salvaguardia degli equilibri di sicurezza mondiali. Basti ricordare che Napoli, città mediterranea, è sede dell'Allied Joint Force Command: tra i maggiori quartieri generali operativi dell'Alleanza Atlantica".
"E proprio il Mediterraneo - dice ancora Guerini - è stato lo scenario, nel mese di maggio, di 'Mare Aperto 2022': attività addestrativa 'combinata e congiunta' che ha visto impegnati più di 4.000 militari di diverse Forze Armate e di 7 nazioni della Nato, in esercitazioni effettuate tra l'Adriatico, lo Ionio, il Tirreno e il Canale di Sicilia. Uno sforzo rilevante, che risponde alla necessità di mantenere al massimo livello di efficienza le sinergie e le capacità di interscambio tra forze dell'Alleanza, che sul piano operativo devono essere in grado di parlare, in qualsiasi contesto, con una voce sola".
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