Lainate (Mi): famiglia ebrea aggredita all'Autogrill, Procura indaga per percosse e odio razziale

La Digos ha inviato una prima informativa al procuratore aggiunto Eugenio Fusco, che è a capo dell'antiterrorismo.

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Martedì 29 Luglio 2025
Milano - 29 lug 2025 (Prima Pagina News)

La Digos ha inviato una prima informativa al procuratore aggiunto Eugenio Fusco, che è a capo dell'antiterrorismo.

La Procura di Milano ha aperto un fascicolo d'indagine in merito all'aggressione contro una famiglia ebrea di origini francesi, avvenuta domenica sera all'Autogrill di Lainate (Mi).

L'ipotesi di reato, attualmente contro ignoti, è di percosse aggravate da odio razziale.

La vicenda è stata denunciata dalla stessa famiglia con un video sui social: padre e figlio di 6 anni sarebbero stati insultati e poi aggrediti all’ingresso dei bagni dell’area di servizio "Villoresi", sull'A8 Milano-Laghi domenica sera verso le 22.

La Digos di Milano ha inoltrato una prima informativa sui fatti al procuratore aggiunto e capo dell'antiterrorismo Eugenio Fusco. Il padre ha presentato una denuncia alla volante sopraggiunta sul posto, ma non si è fatto refertare le ferite, motivo per cui le lesioni non vengono contestate.

Adesso, gli inquirenti stanno ricostruendo l'aggressione in due momenti: al piano terra, la scena immortalata anche dal video, girato dalla vittima con il suo smartphone, in cui un gruppo di persone insulta la famiglia con urla come "assassini". Poi, al piano interrato, dove ci sono i servizi igienici: l'uomo avrebbe detto di essere stato colpito, poi sarebbe caduto a terra. Lì non ci sarebbero telecamere di sorveglianza e l'unico testimone, un addetto alle pulizie, ha riferito di aver sentito delle urla, ma non aveva visto l'aggressione perché stava pulendo i bagni.

Gli investigatori vogliono risalire all'identità degli aggressori tramite i video e le analisi delle targhe delle auto parcheggiate nell'area di servizio.

A seguito dell'episodio, c'è stata un'ondata di indignazione: “Se basta essere riconoscibili come ebrei per essere veementemente aggrediti, se una famiglia non può girare liberamente nel paese in uno spazio pubblico, la legittimazione all’odio e antisemitismo è ormai virale”, ha detto la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni. “E’ la libertà di tutti ad essere a rischio. Aggrapparsi al rispetto e dignità di ogni persona è l’unico percorso che protegge tutti”, ha aggiunto. L'Ucei esporrà una denuncia formale, che va ad aggiungersi alle altre 40 in corso.

L'episodio è stato condannato anche dalla politica, a cominciare da Giovanni Donzelli, responsabile dell’organizzazione di Fratelli d’Italia, che ieri aveva definito l'episodio come “gravissimo e inquietante”.

Il responsabile Esteri, Europa e cooperazione internazionale nella segreteria nazionale del Partito democratico Giuseppe Provenzano, invece, ha parlato di episodi di “antisemitismo inaccettabili”.

“Quanto accaduto nell’area di servizio di Lainate è grave. Un padre e un bambino di sei anni in vacanza in Italia, aggrediti e insultati solo perché ebrei, al grido di ‘assassini’. Speravamo che la ‘caccia all’ebreo’ fosse finita con la morte del nazifascismo, inaccettabile che questo avvenga ancora oggi, nel 2025, nel nostro Paese”. Così, su X, il Vicepremier, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e Segretario della Lega, Matteo Salvini.

“Mi indigna che a Milano un papà, davanti al figlio piccolo, sia stato insultato e malmenato perché ebreo. Aggredire civili ebrei innocenti è un atto spregevole di antisemitismo. Ma spero si comprenda la differenza evidente: dire che Netanyahu è un criminale non è antisemitismo, dire che Israele sta commettendo un genocidio non è antisemitismo, né dire che il governo israeliano vuole la pulizia etnica del popolo palestinese significa essere antisemiti. Loro per primi agiscono da antisemiti fomentando un odio che speravamo di non vedere mai più”, ha dichiarato, al programma di Rai3 "Agorà", Marco Grimaldi di Alleanza Verdi Sinistra.

“Tra i danni terribili che massacro di Gaza sta provocando, c’è anche il liberarsi di un antisemitismo diffuso che a lungo era sembrato erroneamente sopito. Come dimostra l’oscena aggressione subita da un turista francese e dal suo bambino in un autogrill, delle responsabilità del governo israeliano non si fa carico solo a quel governo e nemmeno solo ai suoi sostenitori, e nemmeno a tutti i cittadini di quel Paese (il che già sarebbe assurdo). Se ne incolpano tutti gli ebrei, di qualsiasi opinione, nazionalità e persino di qualsiasi età. E lo si fa con la violenza che si vede in quel video. Una cosa ripugnante”. Così il senatore e responsabile Esteri di Italia Viva, Ivan Scalfarotto.


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