Mediaset, appello a Berlusconi: "blocchi i trasferimenti di quindici giornalisti"

Un trasferimento che smembrebbe molte famiglie. Giornalisti costretti a fimare  un accordo per rinunciare a fare causa pur di non perdere il posto.  Ma lo smart Working che ci sta a fare?

(Prima Pagina News)
Domenica 27 Settembre 2020
Roma - 27 set 2020 (Prima Pagina News)

Un trasferimento che smembrebbe molte famiglie. Giornalisti costretti a fimare  un accordo per rinunciare a fare causa pur di non perdere il posto.  Ma lo smart Working che ci sta a fare?

Quindici giornalisti della sede romana dovranno accettare di lasciare le famiglie e trasferirsi a Milano per non perdere il posto, nonostante lo stato di emergenza in corso.

La chiusura della redazione capitolina di cronaca, esteri e sport, annunciata dai vertici Mediaset lo scorso anno, all’inizio riguardava 29 persone, poi scese a 15. Prevista per il 31 agosto, con l’emergenza è stata rinviata di un mese. Cambierà poco. Perché tanta fretta ora che si fa tanto smart working?

"Caro Presidente, Lei ha ricordato che fino a quando la circolazione di questo virus non sarà debellata, ognuno di noi, 'pur agendo con la più grande prudenza, è esposto al rischio di essere contagiato e di contagiare gli altri'.

Siamo sicuri che Lei comprenderà il nostro senso di smarrimento, così come le paure per il futuro.

Per questi motivi ancora auspichiamo che l'azienda Mediaset riaggiorni il tema dei trasferimenti a quando le condizioni generali saranno più sicure per tutti". E' quanto si legge in una lettera aperta dei giornalisti di Cronaca, Esteri e Sport di News Mediaset Roma in merito al trasferimento da Roma a Milano. "Caro Presidente, siamo molto felici per la Sua guarigione e per il ritorno a casa dopo quella che Lei stesso ha definito 'forse la prova più pericolosa' della Sua vita.

Da lei è arrivato anche un appello forte alla prudenza, al senso di responsabilità di ognuno di noi per combattere una malattia 'grave e davvero insidiosa'.

Le sue parole - che ci hanno particolarmente colpito - arrivano a pochi giorni dal nostro trasferimento da Roma a Milano. Una trattativa sindacale conclusasi nel novembre 2019, prima dell'emergenza sanitaria che ha stravolto l'intero pianeta". Il 30 settembre, scrivono, "dovremo prendere servizio nella sede di Cologno Monzese, proprio mentre nel Paese la curva dei contagi cresce di giorno in giorno e si vive nel timore di una nuova ondata. Un trasferimento che ci renderà pendolari, scegliendo, responsabilmente, di non esporre le famiglie a un rischio di contagio; e che può portare un aumento concreto dei pericoli per la salute sia in ambito personale sia aziendale. E pur volendo affrontare il rischio di trasferirci a Milano con i nostri cari, resta il problema dell'inserimento dei figli, molto dei quali ancora minorenni, con la scuola che è già ripartita fra mille incertezze".


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