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"Le quattro bare dei nostri cari ci obbligano, più che mai, a garantire, a giurare, che ciò che è accaduto il 7 ottobre non accadrà mai più".
"Le quattro bare dei nostri cari ci obbligano, più che mai, a garantire, a giurare, che ciò che è accaduto il 7 ottobre non accadrà mai più".
"Fratelli e sorelle, cari cittadini di Israele, oggi siamo tutti uniti nel dolore insopportabile. Abbassiamo la testa per la pesante perdita dei nostri quattro ostaggi.
Tutti noi soffriamo con un dolore che è mescolato a rabbia. Siamo tutti furiosi con le bestie di Hamas. Le quattro bare dei nostri cari ci obbligano, più che mai, a garantire, a giurare, che ciò che è accaduto il 7 ottobre non accadrà mai più. La voce del loro sangue grida a noi dalla terra. Ci obbliga a fare i conti con gli assassini infami, e faremo i conti con loro".
Così il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, dopo che Hamas ha esposto le bare di Shiri Bibas, dei suoi figli Kfir e Ariel, e dell'84enne Oded Lipshitz su un palco a Khan Younis, prima di consegnarle alla Croce Rossa Internazionale.
"Il nostro cuore è spezzato, ma il nostro spirito non si frantuma. E con questo spirito: riporteremo tutti i nostri rapiti, distruggeremo i killer, estingueremo Hamas, e insieme - con l'aiuto di Dio - garantiremo il nostro futuro", ha continuato, per poi concludere con una citazione: "La vendetta appartiene al Signore, la vendetta apparirà".
La Croce Rossa Internazionale ha consegnato all'esercito di Israele le salme dei quattro ostaggi israeliani rapiti il 7 ottobre 2023 da Hamas e morti a Gaza: sono Shiri Bibas, Ariel Bibas, Kfir Bibas e Oded Lifshitz. I corpi sono stati consegnati su un palco montato a Khan Younis, a Sud della Striscia di Gaza, davanti ad una grande folla di palestinesi.
Ognuna delle bare è stata etichettata con la foto di un ostaggio e con un messaggio propagandistico. Sul palco è stato affisso un grande manifesto di propaganda in cui si accusa Israele dell'uccisione dei quattro ostaggi, con munizioni e bombe per simboleggiare ulteriormente la colpa.
Le Idf hanno tenuto una breve cerimonia, officiata dal rabbino capo Eyal Karim. I cadaveri saranno trasportati dalle truppe israeliane nei veicoli dell'Idf e, quindi, portati in Israele, dove, poi, saranno identificati.
Secondo il Ministro della Salute israeliano, Uriel Buso, per identificare i corpi potrebbe essere necessario del tempo, e bisogna stabilire, se possibile, come i quattro ostaggi siano morti.
A Tel Aviv, la folla si è radunata in Piazza degli Ostaggi, accanto alle bandiere di Israele con il nastro giallo, simbolo che ricorda i prigionieri a Gaza.