“Siamo sempre interessati all’interesse collettivo. Ma l’appello di collaborazione del Ministro Raffaele Fitto avviene dopo che le cose sono state già fatte, e dal nostro punto di vista sono state fatte male. Intanto hanno perso un anno solo per la Governance, perdendo nella sostanza un anno in cui si potevano portare avanti i progetti”.
Lo ha affermato la deputata del Partito Democratico, Debora Serracchiani, a “Giù la maschera”, il programma condotto da Marcello Foa in onda su Radio 1 Rai, dedicato alla quarta rata del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
“L’ultima decisione è quella che ci convince di meno”, ha proseguito Serracchiani, “sono state definanziate tutte le parti relative all’inclusione sociale, dal fondo dei beni confiscati alle mafie alle aree interne, dagli asili nido ai 13 miliardi che mancano agli Enti locali, che erano gli unici che avevano fatto partire i progetti. Il problema è che questi sono gli unici soldi che ci sono. Se togli agli Enti locali che avevano fatto partire dei progetti, c’è il rischio che debbano metterci dei soldi loro. Si è tolo agli Enti locali per dare a dei Ministeri politici quanto gli Enti locali stavano portando avanti dei progetti di inclusione sociale”.
Sulla carenza di risorse umane qualificate negli Enti locali, Serracchiani ha spiegato che “è cosa che sapevamo e sapevamo che la difficoltà della spesa sarebbe stata questa. Però l’investimento è stato fatto: personale è arrivato e sono stati attivati gli strumenti per attivare i progetti.
Pensiamo alla riforma della giustizia, secondo pilastro del PNRR. Bene proprio per fare questo e per abbattere la durata dei processi abbiamo assunto tante persone nell’ufficio per il processo, che sta lavorando benissimo. Ora non solo questi lavoratori non sono stabilizzati, ma non sono stati neanche prorogati. Bisogna chiedersi cosa accadrà dopo. Perché non è stata fatta una scelta di campo”.
La deputata del Partito Democratico è intervenuta anche sul tema delle liberalizzazioni: “Noi abbiamo approvato la liberalizzazione del mercato e l’abbiamo inserita nel PNRR”, ha dichiarato, “ma da quando si è insediato questo Governo bisognava mettere dei criteri e alcune cose che servivano per arrivare gradualmente alla liberalizzazione del mercato”, cha arriva “nel momento peggiore” con il costo elevato dell’energia elettrica e del gas.
“Ora si liberalizza, ma non è stata preparata gradualmente la liberalizzazione”, ha ribadito Debora Serracchiani, “non si tratta di cambiare linea. Si tratta di prendere atto che siamo in un momento in cui gas ed energia costano terribilmente”.
Nel corso dell’intervista la Serracchiani è intervenuta sul tema della pace e sull’incontro organizzato nei giorni scorsi da Gianni Cuperlo. “Non credo che nessuno nel PD sia favore della guerra e delle armi”, ha concluso, “però abbiamo una posizione molto chiara all’interno dell’UE e siamo nella Nato e nel Patto Atlantico. Parliamo di pace perché credo sia necessario in un momento in cui le guerre ci circondano. Questo non vuol dire che abbiamo cambiato linea”.
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