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A firmare il documento di protesta Roberto Chinzari, Leonardo Metalli, Virginia Lozito, e l’Esecutivo Usigrai.
“Una azienda come la Rai, specialmente in questo momento, -sottolinea l’organismo sindacale del TG1- ha bisogno di unità al suo interno con progetti comuni e condivisi.
Non è il momento di separare professionalità, creare ulteriori steccati. Non è il momento di dividere, ma di condividere”.
“Invece le parole del Direttore di Rai1 Coletta - sia su Uno Mattina che sulle prime serate e sull'approfondimento dopo il Tg1 - sembrano andare in direzione opposta”.
“Storicamente -sottolinea giustamente il CDR del TG1-questo è un ruolo e un compito affidato al Tg1, che ha professionalità autorevoli a disposizione per nuovi spazi.
“Quindi, se il Direttore di Rai1 cerca "volti" per l'informazione può trovarli al Tg1, in modo anche da evitare il ricorso a professionalità esterne, o peggio ancora prime utilizzazioni, come sta accadendo in questi giorni”.
E conclude: “Auspichiamo che Azienda, Direttore del Tg1 e di Rai1, convochino un tavolo con urgenza per lavorare a progetti condivisi e vantaggiosi per tutta la Rai”.
Stefano Coletta, insomma, è avvisato. Qualunque cosa si muova al di fuori del TG1 potrebbe tornargli indietro e in maniera pesante.