Roma: l'intellgienza artificiale permette la sedazione virtuale per interventi di chirurgia endovascolare

A eseguire gli interventi l’équipe guidata dal dott. Carlo Cavazzini.

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Giovedì 09 Maggio 2024
Roma - 09 mag 2024 (Prima Pagina News)

A eseguire gli interventi l’équipe guidata dal dott. Carlo Cavazzini.

Roma: l'intellgienza artificiale permette la sedazione virtuale per interventi di chirurgia endovascolare
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L’applicazione dell’intelligenza artificiale ha consentito, per la prima volta in Italia, di avviare con successo la sedazione virtuale e non farmacologica negli interventi di Chirurgia Vascolare.

Ad utilizzare questa nuova tecnologia per il trattamento di gravi patologie, come l’aneurisma dell’aorta addominale e la stenosi dell’arteria carotide interna, senza dover ricorrere alla sedazione farmacologica è stata l’équipe guidata dal dott. Carlo Cavazzini, che nei giorni scorsi ha eseguito, con successo, quattro eccezionali interventi di chirurgia endovascolare presso una nota Casa di cura privata di Roma, utilizzando la sedazione virtuale.

Grazie ai vantaggi della “sedazione virtuale” il paziente ha anche una ridotta percezione della sofferenza, che di solito vive durante l’intervento, perché immagina di trovarsi in una dimensione distante dalla realtà vedendo scene di fantasia e sentendo suoni piacevoli, che creano nella sua mente un’atmosfera di pieno relax, rendendo la permanenza in sala operatoria meno traumatica, limitando o escludendo completamente la somministrazione di farmaci sedativi.

Questa innovativa metodica, che da Roma apre di fatto la strada alla limitazione di farmaci sedativi nelle sale operatorie, è stata resa possibile grazie alla lungimiranza del dott. Cavazzini, che da tempo ha investito sul potenziale enorme e sul valore espresso dall’intelligenza artificiale

Cavazzini ha dichiarato che “l’avvio della tecnologia immersiva, condotta con visori tridimensionali e cuffie, applicata alla chirurgia vascolare mininvasiva, suscita grande interesse e apre nuove prospettive per rendere l’esperienza terapeutica dei pazienti sempre meno traumatica”.

Anche il primario anestesista, prof. Emilio D’Avino, che ha assistito i pazienti, nel sottolineare l’importanza dell’innovativo percorso virtuoso, ha evidenziato che “le aree cerebrali generalmente attivate da sensazioni di disagio, paura o dolore (sistema limbico ed amigdala) hanno una minore sollecitazione se coadiuvate dalla sedazione digitale”.


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