Smaltimento mascherine e guanti: al via la campagna del Ministero dell'Ambiente "Alla natura non serve"

Min. Costa: "Cittadini sono attori principali della sua salvaguardia"

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Martedì 30 Giugno 2020
Roma - 30 giu 2020 (Prima Pagina News)

Min. Costa: "Cittadini sono attori principali della sua salvaguardia"

Smaltimento mascherine e guanti: al via la campagna del Ministero dell'Ambiente "Alla natura non serve"
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E' stata presentata stamani, dal Ministro dell'Ambiente Sergio Costa e dal Comandante Generale delle Capitanerie di Porto e della Guardia Costiera, Giovanni Pettorino, la campagna "Alla natura non serve", consistente in spot radiotelevisvi e pubblicità sui social media, che vedono come protagonista Enrico Brignano, che ha prestato il suo volto e la sua voce a titolo completamente gratuito, per spiegare come dovranno essere smaltite le mascherine utilizzate per evitare il contagio da Covid-19. Alla presentazione ha partecipato anche il Presidente di Ispra, Stefano La Porta, che sottolinea che la produzione dei dpi, fino al prossimo dicembre, non sarà irrilevante: "Complessivamente entro la fine dell'anno avremo una produzione tra le 160mila e le 440mila tonnellate tra mascherine e guanti, con una media stimata di 300mila tonnellate. Il fabbisogno giornaliero in questa fase due si aggira attorno ai 40 milioni di pezzi per le mascherine e considerando 11 grammi di peso medio per ciascuna di queste, abbiamo un fabbisogno medio di 37,5 milioni di pezzi, con una stima complessiva a fine anno tra le 60mila e le 175mila tonnellate". Inoltre, aggiunge, "abbiamo ipotizzato due paia di guanti per ogni mascherina, per un fabbisogno giornaliero di 80 milioni di guanti e produzione a fine anno tra le 100mila e le 270mila tonnellate di rifiuti prodotti da guanti". Secondo Federico Testa, Presidente di Enea, è necessario pensare in termini di economia circolare, dato che guanti e mascherine, una volta usati finiscono in discariche o inceneritori: "Dobbiamo capire se in questo campo si può ragionare di materiali con cui sono fatti questi oggetti, di filiere che li producono e di filiere che li prendono e li riutilizzano per quello che e' possibile. E' più semplice andare sull'indifferenziato ma va a finire in due posti che non ci piacciono tantissimo. Allora dobbiamo pensare a cosa costruire per fare in modo che quella che oggi per noi una minaccia possa diventare un'opportunità che il nostro sistema e' in grado di cogliere per valorizzare le competenze che abbiamo". Per il Ministro Costa è necessario "usare, noi che non siamo operatori sanitari, le mascherine non usa e getta, che possiamo lavare e sanificare a casa e impiegare tante volte. Cosi' quei numeri cosi' pensanti comunicati da Ispra si ridurranno in modo considerevole. Abbiamo lo spazio per poterli gestire, ma se ne abusiamo questo spazio finira' e non ha nessun senso che questo avvenga". "Il senso della campagna è fare comprendere ai cittadini che sono gli attori principali della salvaguardia della nostra natura basta che stiano attenti. Chiedo loro solo attenzione: non gettare a terra la mascherina, perche' poi c'e' la troveremo sicuramente dispersa in natura, ma nell'indifferenziato", conclude il Ministro, che ha mostrato una mascherina non usa e getta. Qualora le mascherine e i guanti vengano lasciati in acque marine, il processo di decomposizione dura circa 100 anni. "Il nostro è un mare delicatissimo perchè è un bacino semichiuso e la cosa piu' drammatica - ha dichiarato, in merito, il Comandante Pettorino - che questo ricambia le sue acque in 80 anni. Se questa roba va a finire in mare i figli dei nostri figli troveranno quella che abbiamo buttato noi".


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