Ucraina: Trump schiera sottomarini nucleari. Putin: "Sì alla pace, ma alle nostre condizioni"

Il Presidente russo: "L'attuale governo in Ucraina non è basato sulla Costituzione, la Costituzione è stata chiaramente violata". Zelensky: "Ora colloqui diretti".

(Prima Pagina News)
Venerdì 01 Agosto 2025
Roma - 01 ago 2025 (Prima Pagina News)

Il Presidente russo: "L'attuale governo in Ucraina non è basato sulla Costituzione, la Costituzione è stata chiaramente violata". Zelensky: "Ora colloqui diretti".

“Sulla base delle dichiarazioni altamente provocatorie dell’ex presidente russo Dmitry Medvedev, ora Vicepresidente del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, ho ordinato il riposizionamento di due sottomarini nucleari nelle regioni appropriate, nel caso in cui queste dichiarazioni insensate e provocatorie fossero più di questo”.

E' quanto ha scritto il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sul suo social Truth, dopo quanto dichiarato ieri da Dmitry Medvedev, secondo cui gli ultimatum del tycoon per un cessate il fuoco tra Mosca e Kiev rappresentano "un passo ulteriore verso la guerra".

“Le parole – ha continuato Trump – sono molto importanti e spesso possono portare a conseguenze indesiderate, spero che questo non sia uno di quei casi”.

Sì alla pace in Ucraina, ma alle nostre condizioni: riconoscimento della Crimea e delle quattro regioni in parte occupate come russe e rinuncia per Kiev all'entrata alla Nato. E' quanto ha riaffermato stamani il Presidente russo, Vladimir Putin, citato dall'agenzia Tass.

Il Presidente ha evidenziato "la dinamica positiva al fronte" per le truppe russe, che continuano ad avanzare lungo tutto il fronte ucraino, mentre le autorità di Kiev non sono bene informate su come stanno andando i combattimenti, dato che negano che l'esercito russo abbia conquistato Chasiv Yar nel Donetsk.

Il governo di Mosca "è stato formato nella stretta osservanza della Costituzione, ciò che non può essere detto dell'Ucraina", ha aggiunto, rispondendo al Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che ieri aveva esortato gli alleati occidentali a spingere per un "cambio di regime" a Mosca.

"L'attuale governo in Ucraina non è basato sulla Costituzione, la Costituzione è stata chiaramente violata", ha detto ancora Putin. Zelensky è ancora in carica, nonostante il mandato sia scaduto nel maggio dello scorso anno, perché la guerra e la legge marziale impediscono l'indizione di nuove elezioni.

Tra Mosca e Kiev, ha aggiunto il Presidente russo, serve una "pace durevole che garantisca la sicurezza per entrambi i Paesi". I negoziatori di Kiev hanno ventilato l'ipotesi che questa soluzione venga trovata nell'ambito di un quadro di "sicurezza europea in generale". "E pensiamo che sia giusto", ha continuato Putin.

"Abbiamo ascoltato le dichiarazioni dalla Russia. Se questi sono segnali di una reale volontà di porre fine alla guerra con dignità e stabilire una pace veramente duratura - e non un tentativo di guadagnare tempo - allora l'Ucraina ribadisce la disponibilità a incontrarsi a livello di leader in qualsiasi momento". Così, su X, il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

"Capiamo chi prende le decisioni in Russia e chi deve porre fine a questa guerra. Proponiamo di passare da scambi, dichiarazioni e incontri a livello tecnico a colloqui tra leader. L'America lo ha proposto. L'Ucraina lo ha sostenuto. È necessaria la disponibilità della Russia", ha concluso Zelensky.


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