Libri, Gennaro Sangiuliano: l'ultima fatica dedicata a "Giuseppe Prezzolini. L’anarchico conservatore”.
Appena fresco di stampa esce domani in tutte le librerie d’Italia il nuovo best seller del giornalista Gennaro Sangiuliano, storico direttore del TG2 in RAI e oggi Ministro della Cultura, opera già edita nel 2008 da Mursia e ora riproposta da Oscar Mondadori con la prefazione di Francesco Perfetti e una postfazione di Vittorio Feltri.
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Lunedì 05 Giugno 2023
Roma - 05 giu 2023 (Prima Pagina News)
Appena fresco di stampa esce domani in tutte le librerie d’Italia il nuovo best seller del giornalista Gennaro Sangiuliano, storico direttore del TG2 in RAI e oggi Ministro della Cultura, opera già edita nel 2008 da Mursia e ora riproposta da Oscar Mondadori con la prefazione di Francesco Perfetti e una postfazione di Vittorio Feltri.

Gennaro Sangiuliano questa volta supera sé stesso e dà alle stampe la prima vera biografia ufficiale del grande Giuseppe Prezzolini. Il suo mantra: “Raccontare l'avventura intellettuale di Giuseppe Prezzolini raccontando la sua vicenda umana”.

Ma è questa la sfida di questa biografia che, attraverso i cento anni di vita dell'intellettuale più originale e scomodo del Novecento italiano, rilegge i più importanti fenomeni filosofici, letterari e politici del Secolo Breve.




Con Prezzolini – sottolinea il ministro Sangiuliano- nasce la figura dell'intellettuale moderno, immerso nelle contraddizioni della società di cui è allo stesso tempo testimone e protagonista.

Le avanguardie del primo Novecento, l'esperienza della "Voce", la più importante rivista culturale del secolo, la Grande Guerra, la nascita del fascismo, la Seconda guerra mondiale, il dopoguerra: Prezzolini ha marcato la vita culturale e politica italiana sfuggendo sempre alla tentazione delle ideologie e del conformismo.

La lezione di Prezzolini, nella dimensione culturale e ideale, con riferimento al pensiero conservatore generalmente inteso, è estremamente attuale.

Nel più longevo e prolifico intellettuale italiano del secolo scorso – di cui Gennaro Sangiuliano offre un’attenta lettura in Giuseppe Prezzolini. L’anarchico conservatore – è sempre stata evidente una traccia anarchica, connaturata ad una personalità che non sopportava le irreggimentazioni, i richiami delle mode, le lusinghe del potere e a tutto questo si opponeva tenacemente con l’intelligenza di uno spirito libero, ma anche con la consapevolezza che conservare una certa idea dell’Italia, legarla ad una visione decidente e partecipativa della democrazia, pretendere una sobrietà «risorgimentale» dai governanti era quanto di più «sovversivo».

Ma ancora di più, “Prezzolini- scrive Gennaro Sangiuliano in questo suo saggio che sembra già di per sé destinato a rimanere una pietra miliare della letteratura italiana- È stato l'inventore di Mussolini ma si autoesiliò in America quando sentì puzza di regime; era di destra ma non nostalgico, lodò la democrazia americana ma non lo stile di vita degli Usa.

Amico di Papini e Longanesi, ma anche di Amendola, Croce e Gentile, è stato il maestro di Montanelli e della Fallaci. Anarchico ma conservatore, ha fatto della libertà la sua religione e della sua vita un romanzo dove nulla è inventato”.

Giornalista, opinionista, scrittore e saggista, Gennaro Sangiuliano lo è in senso lato davvero, soprattutto per via delle tante esperienze professionali maturate in tutti questi anni sui diversi fronti della comunicazione scritta e parlata, ma anche per via dei tanti saggi storici e politici che portano la sua frma, e che per mesi sono rimasti in vetta alla classifca dei libri di genere più venduti.

Soprattutto le sue biografe storiche, pubblicate tutte dalla Mondadori, da “Putin. Vita di uno zar”, a “Hillary. Vita in una dinasty americana”, da “Trump. Vita di un presidente contro tutti”, a “Il nuovo Mao. Xi Jinping e l’ascesa al potere nella Cina di oggi”, e ultima della serie in ordine di tempo, appena fresca di stampa, “Reagan.

Il presidente che cambiò la politica americana
”, non è altro che la vita avventurosa e affascinante del quarantesimo Presidente degli Stati Uniti d’America, appunto Ronald Reagan. Ma prima ancora, sempre per la Mondadori, di lui erano usciti “Una Repubblica senza Patria-Storie d’Italia dal ‘43 ad oggi”, scritto a quattro mani con Vittorio Feltri, “Scacco allo zar: 1908-1910: Lenin a Capri, genesi della rivoluzione”.

Indimenticabile invece, almeno per noi cronisti, l’analisi dettagliatissima che nel 2010, in occasione della morte dell’ex Presidente della Repubblica Francesco CossigaGennaro Sangiuliano pubblicò su Il Giornale, una vera e propria inchiesta esclusiva in cui il giornalista ricostruiva l’avallo dato dall’allora presidente Giorgio Napolitano alla richiesta di impeachment nel 1993 dell’ex Capo di Stato Francesco Cossiga, e che in tutto il mondo era ormai conosciuto come il “picconatore d’Italia”.

Fu quella per lui una delle pagine più interessanti della sua carriera di “storico”, allora ancora esordiente, ma era già abbastanza per capire che il giovane cronista aveva già grande dimestichezza con gli archivi di Stato, e aveva soprattutto imparato a dosare i toni della narrazione legata ai grandi segreti istituzionali di quegli anni. (M.Pi.)


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