Sei sicuro di voler sbloccare questo articolo?
“La “R rovesciata” è anche nella copertina de "Il Mostro". Il libro ormai è in rampa di lancio. Nel frattempo, segnatevi le prime date di presentazione: 17 maggio a Roma; 19 maggio a Firenze; 21 maggio a Milano. Ma, stavolta, la presentazione tornerà a essere come quella dei vecchi tempi: non più le interviste, ma un intervento simil teatrale, che ricorda quello del tour delle primarie 2012, dieci anni dopo. Naturalmente, in ogni tappa organizzerò prima una conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti”.
Matteo Renzi non ha freni, e alla sua maniera preannuncia l’uscita del suo prossimo libro. Anticipa anche che ne vedremo di belle, che anzi ne leggeremo proprio di belle. Conoscendo il personaggio e la sua debordante passione politica c’è da credergli fino in fondo.
“È sempre una strana sensazione quella che ti assale quando termini un libro: stavolta si è aggiunta anche la sorpresa di chi, mettendo in fila ciò che è successo, quasi non ci crede. Parliamo – scrive Matteo Renzi-di scandali, indagini, finti dossier, raccontando degli episodi incredibili: al termine della lettura, avrete un’idea totalmente diversa degli ultimi dieci anni di storia repubblicana, ve lo assicuro. Eppure, rileggendolo non sembra possibile che ciò sia avvenuto, sembra impossibile persino a me che ho vissuto queste vicende sulla mia pelle. Strano, no? Tutto è scritto col sorriso di chi si sente comunque un uomo fortunato: non c’è vittimismo in quello che scrivo. Ciò che mi hanno fatto lo so e lo sappiamo. Ma non ci ha fatto mollare e, dunque, loro hanno perso, noi siamo vivi”.
"In questo libro- dice Renzi- racconto solo dei fatti. Atti e fatti. Non ci sono commenti, suggestioni, analisi sociologiche. Ci sono dei dati di fatto che forse vi faranno pensare. Hanno arrestato i miei genitori con un provvedimento subito dopo annullato, hanno sequestrato i telefonini ai miei amici non indagati, hanno cambiato nomi nei documenti ufficiali per indagare sulle persone a me vicine, hanno scritto il falso in centinaia di articoli, hanno pubblicato lettere privatissime tra me e mio padre, mi hanno fotografato negli autogrill e mentre uscivo dal bagno di un aereo, hanno controllato e pubblicato tutte le voci del mio estratto conto, hanno violato la Costituzione per controllare i miei messaggi di WhatsApp”.
Matteo Renzi replica punto per punto alle accuse che gli sono state rivolte dalla procura di Firenze: "Non accetterò di stare in silenzio davanti a fakenews e diffamazioni varie".
"Il Mostro" è una ricostruzione lucida e allo stesso tempo accorata del funzionamento della giustizia italiana e di un certo legame con taluni organi di informazione. Una ricostruzione che, tassello dopo tassello- aggiunge il leader di Italia Viva- “evidenzia come il cattivo uso di un potere costituito possa distruggere la carriera e la vita di ogni singolo cittadino, non solo di personaggi pubblici”.
La certezza assoluta che Matteo Renzi offre oggi come anticipazione del suo libro ai suoi lettori è questa: “Io non voglio fare la vittima. Voglio raccontare ciò che è successo dicendo perché ho scelto di combattere a viso aperto contro le ingiustizie. Perché ho scelto di denunciare in sede civile e penale, convinto che la legge sia uguale per tutti. Per i politici, certo. Ma deve essere uguale per tutti davvero, anche per certi magistrati, anche per certi giornalisti. E mentre racconto atti e fatti che mi hanno reso un mostro agli occhi di molti miei connazionali, torno a confessare che io rifiuto il vittimismo. Perché io sono e resto un uomo felice. Chissà che sia questo ciò che - alla fine - non mi perdonano." Un libro che farà molto discutere, ma che potrebbe anche far tremare i palazzi del potere.