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Il nuovo tunnel tra Italia e Francia riapre domani: un’infrastruttura da 3,2 km con 65 telecamere, sistemi intelligenti di sicurezza e investimenti strategici. Gemme: “Non è solo un tunnel, è tecnologia allo stato puro”.
Il nuovo tunnel tra Italia e Francia riapre domani: un’infrastruttura da 3,2 km con 65 telecamere, sistemi intelligenti di sicurezza e investimenti strategici. Gemme: “Non è solo un tunnel, è tecnologia allo stato puro”.
“Non è solo un tunnel, è una macchina tecnologica da due miliardi di euro.” Con queste parole l’Amministratore Delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme, ha presentato la riapertura del tunnel del Tenda, prevista per domani alle ore 12.
L’infrastruttura, lunga 3,2 chilometri, rappresenta uno dei progetti più avanzati nel panorama europeo della mobilità stradale. Dotata di 45 telecamere principali, 20 dedicate alle vie di fuga, e di un complesso sistema di monitoraggio in tempo reale, il tunnel è pensato per garantire massima sicurezza e controllo costante del traffico.
“Abbiamo superato tutte le criticità note – ha spiegato Gemme – e stiamo proseguendo con decisione anche sul versante francese, dove puntiamo a ridurre i tornanti da quattro a due per migliorare la viabilità”.
Nel frattempo, ripartiranno anche i lavori sulla canna storica del tunnel, fondamentale per ospitare le uscite di sicurezza in caso di emergenza.
Il progetto si inserisce in un piano più ampio di investimenti infrastrutturali in Piemonte: Anas è attiva su oltre 1.700 chilometri di strade regionali e sta lavorando a nuove varianti strategiche per le aree di Fossano, Demonte e Mondovì.
Con il nuovo tunnel del Tenda, Anas punta su tecnologia, sicurezza e sviluppo, restituendo al Piemonte e al Paese un’opera strategica per i collegamenti transfrontalieri e per il futuro della mobilità.