Breaking news infrastrutture – Mose, Salvini pronto a sbloccare i fondi anche con risorse interne del Mit

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini accelera sul dossier Mose: interlocuzione aperta con il Mef e piano B con fondi interni al Mit per garantire il completamento e la gestione dell’opera.

(Prima Pagina News)
Lunedì 22 Dicembre 2025
Roma - 22 dic 2025 (Prima Pagina News)

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini accelera sul dossier Mose: interlocuzione aperta con il Mef e piano B con fondi interni al Mit per garantire il completamento e la gestione dell’opera.

Il braccio di ferro sui fondi per il Mose di Venezia entra in una fase decisiva con la mossa del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, che ha riunito al Mit i tecnici per individuare una soluzione rapida allo sblocco delle risorse necessarie al funzionamento e al completamento del sistema di difesa della laguna. Al centro del dossier, le somme ancora ferme al Ministero dell’Economia e delle Finanze, sulle quali il Mit preme da giorni per garantire continuità ai lavori e certezza nei pagamenti alle imprese coinvolte.

Secondo quanto riferito dal dicastero, la scorsa settimana Salvini ha inviato una lettera formale al Mef chiedendo di accelerare le procedure di sblocco, ricordando che i decreti del Ministero delle Infrastrutture necessari a far partire l’iter risultano già pronti da tempo. Dalle ultime verifiche è emerso che le interlocuzioni tra i due ministeri sono ancora in corso, in un contesto reso più delicato dalle richieste di copertura finanziaria per garantire il pieno funzionamento del sistema di paratoie mobili.

Per evitare ulteriori rallentamenti, il Mit mette sul tavolo un piano alternativo: in caso di tempi lunghi o di esito negativo del confronto con il Mef, Salvini si dice pronto a utilizzare “risorse interne al Mit”, ricalibrando il bilancio del ministero per reperire i fondi necessari. I tecnici sono al lavoro per individuare con precisione gli stanziamenti da destinare al Mose, in modo da non compromettere altri capitoli di spesa strategici, ma garantendo una copertura stabile all’opera simbolo della salvaguardia di Venezia.

Il nodo dei finanziamenti arriva in una fase cruciale del percorso del Mose, ormai operativo ma ancora bisognoso di interventi di completamento, manutenzione e gestione ordinaria e straordinaria, con fabbisogni stimati in decine di milioni di euro l’anno. Lo sblocco delle risorse è essenziale per evitare rallentamenti nei cantieri, tensioni con le imprese appaltatrici e rischi di interruzione dei servizi tecnici necessari a garantire il sollevamento delle barriere in occasione delle alte maree.

Sul piano politico, il pressing del Mit sul Mef rende evidente il peso strategico del dossier Mose nell’agenda infrastrutturale nazionale e nel rapporto tra governo centrale, territorio veneziano e sistema delle imprese. Il ricorso a fondi interni, se confermato, rappresenterebbe una scelta di forte assunzione di responsabilità da parte del ministero guidato da Salvini, con l’obiettivo dichiarato di non lasciare il sistema di difesa della laguna “a secco” di risorse.

La partita sui finanziamenti si inserisce inoltre in un quadro più ampio di interventi per le “infrastrutture idrauliche e di difesa del territorio”, in cui il Mose continua a essere considerato un tassello chiave per la protezione di Venezia e per la credibilità del Paese sulla gestione delle grandi opere complesse. I prossimi passaggi tra Mit e Mef saranno decisivi per capire se prevarrà la via dell’accordo interministeriale o se scatterà il piano di riprogrammazione interna delle risorse annunciato da Salvini. 


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