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L’assemblea dell’associazione dei porti italiani sceglie all’unanimità Roberto Petri per la guida dal prossimo anno. Passaggio di consegne con Rodolfo Giampieri, in scadenza il 31 dicembre: al centro continuità strategica, interlocuzione con istituzioni e sfide del cluster marittimo-portuale.
L’assemblea dell’associazione dei porti italiani sceglie all’unanimità Roberto Petri per la guida dal prossimo anno. Passaggio di consegne con Rodolfo Giampieri, in scadenza il 31 dicembre: al centro continuità strategica, interlocuzione con istituzioni e sfide del cluster marittimo-portuale.
Assoporti cambia guida e lo fa con una scelta di continuità. L’assemblea dell’associazione che rappresenta il sistema dei porti italiani ha eletto all’unanimità Roberto Petri come nuovo presidente: l’incarico scatterà dal 1° gennaio, con la conclusione del mandato di Rodolfo Giampieri, in scadenza il 31 dicembre dopo quattro anni e mezzo alla guida.
L’elezione arriva in una fase in cui la portualità italiana è chiamata a tenere insieme più obiettivi: sostenere la competitività logistica, rafforzare i collegamenti con la rete infrastrutturale nazionale, accelerare su digitalizzazione e semplificazione e presidiare la transizione energetica che sta trasformando navi, terminal e servizi tecnico-nautici. In questo quadro, la scelta del nuovo presidente è stata motivata dalla volontà di garantire stabilità all’azione associativa e consolidare un confronto costante con i principali livelli istituzionali, dal Ministero competente fino all’Unione Europea, oltre che con l’intero ecosistema marittimo.
Petri, 76 anni, porta in dote un profilo manageriale con esperienze in grandi realtà industriali e partecipazioni in consigli di amministrazione, oltre a incarichi istituzionali. Per Assoporti si tratta di un passaggio che mira a rafforzare il ruolo di coordinamento dell’associazione rispetto alle Autorità di Sistema Portuale, chiamate a governare investimenti, pianificazione e sviluppo dei traffici in un contesto internazionale sempre più competitivo.
Nel suo primo intervento dopo l’elezione, Petri ha indicato una linea di lavoro improntata a collaborazione e concertazione con gli stakeholder, richiamando il valore storico del mare e della portualità come leve di crescita economica nazionale. L’obiettivo dichiarato è accompagnare l’attuale fase di trasformazione del settore traducendola in un rafforzamento dell’intero sistema: un messaggio che intercetta le priorità operative dei prossimi mesi, dalle opere di adeguamento infrastrutturale nei porti alle connessioni ferroviarie e stradali, fino ai progetti legati a sostenibilità e nuove catene del valore.
Il cambio al vertice segna anche la chiusura della presidenza Giampieri, che nel saluto finale ha ringraziato la rete delle Autorità di Sistema Portuale, i segretari generali e il personale, rivendicando il lavoro svolto in anni segnati da sfide complesse per commercio marittimo e logistica. Con l’avvio della nuova presidenza, Assoporti si prepara ora a impostare l’agenda 2026 puntando su continuità operativa, dialogo istituzionale e capacità di rappresentanza unitaria, elementi cruciali per sostenere investimenti e riforme nel settore.