Carlo Taormina su Covid-19: “Stato criminale” Chiedo al Procuratore Prestipino di ascoltarmi. Troppi morti!

L'emergenza coronavirus è più grave di quanto si pensi.

di Maurizio Pizzuto
Lunedì 06 Aprile 2020
Roma - 06 apr 2020 (Prima Pagina News)

L'emergenza coronavirus è più grave di quanto si pensi.

Carlo Taormina, il grande penalista romano che ha presentato una precisa denuncia contro il Governo alla Procura della Repubblica di Roma, per le mille negligenze nella gestione dell’emergenza è ormai un mantra per il mondo dei social non solo in Italia, ma anche in giro per il mondo. “Questo – ripete Carlo Taormina- è’ uno Stato criminale. Ho presentato una denunzia contro governo e tecnici per epidemia colposa seguita da morte di almeno 10.000 italiani che hanno provocato lasciando circolare il coronavirus per quasi quaranta giorni dal 31 gennaio ai primi di marzo determinando accatastamento di contagiati e di morti dovuti alla mancanza di respiratori e di letti di terapia intensiva. e loro che fanno? vogliono farsi ora una legge che elimini la responsabilità per il delitto di epidemia colposa! proprio così, vogliono solo fare uno scudo penale per salvare dalla galera politici e amministratori responsabili di epidemia colposa. Questo significa che la mia denunzia è fondatissima e che tanto è fondata che per non essere arrestati e condannati proprio per quella epidemia colposa sulla quale si basa la mia denunzia, vogliono farsi una legge speciale che li sottragga al carcere. E’, o non è, uno Stato criminale questo?” L’avvocato Taormina non si sottrae a nessuna domanda, anche le più insidiose, e a proposito delle motivazioni che stanno alla base della sua denuncia dice: “Ci sono errori di valutazione consistiti nel non aver immediatamente imposto le restrizioni oggi operanti con un ritardo di circa 40 giorni, mancata acquisizione di mascherine, mancanza di respiratori e di letti di terapia intensiva, mancanza di misure per impedire l’esodo dal nord al sud, mancanza di tamponi che hanno determinato l’epidemia e con essa la morte di migliaia di cittadini. Le chiamano sottovalutazioni e invece sono delitti: epidemia colposa e omicidio colposo plurimo. Dobbiamo fare in modo che la Procura di Roma si muova subito e chiedo la vostra collaborazione. Alla mia mail studiotaormina@virgilio.it, mandatemi prove a vostra conoscenza e segnalatemi dei casi di persone che sono morte perché non assistite a casa, perché fatte rimanere in attesa di autoambulanze per ore, per mancanza di respiratori o di letti in terapia intensiva, perché fatte rimanere fuori degli ospedali per mancanza di posti. Fate presto!” E a proposito dei troppi morti da Covid il giurista romano non ha peli sulla lingua: “Sono tutti morti che non ci sarebbero stati se le misure oggi vigenti fossero state applicate almeno dal 31 gennaio. Sono morti per mancanza di respiratori e letti di terapia intensiva e sono morti strozzati perché facendo accatastare in tanta quantità i contagiati che sono esponenzialmente cresciuti per effetto del ritardo, sono stati fatti morire in casa o fuori degli ospedali lasciandoli crepare nelle autoambulanze oppure sono morti perché’ non sono stati messi in terapia intensiva scegliendo di farli morire e di salvare altri” Ma non soddisfatto di questo Carlo Taormina va ancora oltre, e semina il dubbio che anche sui numeri lo Stato ci abbia raccontato troppe bugie: “Chiedo a tutte le autorità competenti di dirci quanti sono i morti in casa o fuori degli ospedali senza essere stati presi in carico dal pronto soccorso, e chiedo quanti siano i morti in ospedale perché non intubati o intubati in ritardo. Io porterò avanti questa battaglia e chiedo a tutti di darmi una mano Tutto é ad esclusivo valore di volontariato. Mi appello al Procuratore della Repubblica di Roma, Prestipino, che insieme a Pignatone, ha sgominato mafia capitale, di intervenire subito e personalmente sulla denunzia da me presentata e chiedo di essere sentito al fine di produrre altri materiali di prova” Decine di migliaia i messaggi di adesione alla sua causa sono già pervenuti via Fb al grande penalista romano che dalle pagine del suo profilo chiarisce di aver deciso di fare tutto questo nell’esclusivo interesse di chi ha sofferto la perdita dei propri cari:” Ringrazio anzitutto la cordata di insulti e minacce di sicura provenienza governativa alla quale faccio però presente di essere sommersa dalle voci di sostegno alla mia iniziativa di chiedere alla magistratura se sia stato commesso, e da chi, il delitto di epidemia colposa. Chiedo alla polizia postale di agire come per legge in modo che io possa intraprendere le iniziative giudiziarie a tutela della mia persona” Poi una denuncia ancora più pesante: “Voglio fare due aggiornamenti. Il primo. Ho ricevuto la testimonianza di una infermiera di un importante ospedale della Lombardia la quale mi dichiara di essere personalmente a conoscenza della selezione fatta tra chi dovesse morire e chi dovesse vivere. La presenza di una malattia faceva si che la persona morisse per lasciare posto a chi non avesse malattie. Una cosa orribile che ovviamente non attribuisco alla responsabilità di medici o infermieri ma a chi ha creato le condizioni perché tutto ciò si verificasse e cioè a chi ha fatto passare circa quaranta giorni prima di chiudere tutto e subito e a chi avrebbe potuto dotare la struttura ospedaliera di respiratori, ventilatori, letti di terapia intensiva e non lo abbia fatto pur potendolo fare giacche’ la colpa per omicidio può essere identificata anche nelle carenze organizzative e strumentali di un ospedale. Secondo. vorrei chiedere a Borrelli perché per prima cosa, eliminando magari il sorrisetto burocratico, non dice quanti sono i morti della giornata, anche per rispetto? Perché non dice quanti siano i morti a casa pur avendo chiamato l’ambulanza? Quanti siano i morti nelle ambulanze in sosta per ore dinanzi agli ospedali non potendo essere ricoverati ? E quanti negli ospedali sono morti perché non potuti assistere preferendo altre persone senza malattie pregresse? Una ultima cosa. Perché nel bollettino delle 18 Borrelli non ci da’ anche l’elenco delle ditte con le quali si stanno stipulando i contratti di fornitura? E perché non ci dice quali forniture sono state contrattate indicandoci anche i prezzi, magari indicando se vi sia stata necessità di interrompere e disdire alcuni contratti precisando quale sia stato il contraente cacciato e quale quello subentrato?” Poi avverte, sono pronto a incatenarmi davanti alla Procura di Roma: “Sapevano tutto dal 5 gennaio perché avvertiti anche dai cinesi che avevano raccomandato di chiudere tutto e subito e avevano cinesi ricoverati allo Spallanzani. L’OMS aveva dichiarato lo stato di emergenza preannunciando la pandemia. Loro hanno dichiarato lo stato di emergenza il 31 gennaio. Questo potrebbe essere addirittura dolo eventuale rispetto alla criminale propagazione del virus ma certamente è senza discussione epidemia colposa. E loro che fanno? Si mettono d’accordo per fare lo scudo penale e cioè sanno di essere colpevoli e si fanno una legge per non andare in galera. cioè commettono un altro delitto perche’ usano il loro potere di governo e legislativo per non pagare il conto. A costo di incatenarmi davanti alla Procura di Roma, questi la devono pagare perché hanno sulla coscienza almeno 10.000 morti ad oggi e non mi basta la responsabilità politica che li porti ad essere cacciati dal governo. Li voglio vedere in galera. Aiutatemi”. Il Presidente Conte è avvertito, lo stesso il Capo della Protezione Civile. Nei prossimi giorni vi riferiremo dei nuovi sviluppi.


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