Caso Paragon: spiato anche Roberto D'Agostino

La Procura di Roma ha disposto accertamenti tecnici irripetibili. Al momento, l'indagine è contro ignoti.

(Prima Pagina News)
Giovedì 19 Giugno 2025
Roma - 19 giu 2025 (Prima Pagina News)

La Procura di Roma ha disposto accertamenti tecnici irripetibili. Al momento, l'indagine è contro ignoti.

Nell'ambito dell'inchiesta sul caso Paragon, la Procura di Roma ha disposto accertamenti tecnici irripetibili sui telefoni di sette persone, tutte parti lese: il fondatore di Dagospia Roberto D'Agostino, i giornalisti Eva Vlaardingerbroek, Francesco Cancellato e Ciro Pellegrino, gli attivisti di Mediterranea Saving humans Luca Casarini, Giuseppe Caccia e don Mattia Ferrara.

L'incarico sarà conferito lunedì. Attualmente, l'indagine è contro ignoti per accesso abusivo a sistema informatico e quanto previsto all'articolo 617 del codice penale (reati informatici, cognizione, interruzione o impedimento illecito di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche e installazioni abusiva di apparecchiature atte ad intercettare).

Tra le parti civili costituite nel procedimento ci sono anche l'Ordine Nazionale dei Giornalisti e la Federazione Nazionale Stampa Italiana, che potranno nominare consulenti di parte per gli accertamenti.


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