COVID: “Datemi almeno la libertà di scegliere il vaccino”
Per il sociologo-scrittore Prof. Rocco Turi è arrivato il momento di permettere ad ogni cittadino del mondo di potersi scegliere il vacchino che vuole, senza per questo essere considerato “contro”. Qui di seguito il testo integrale della sua “lettera-aperta”.
di Rocco Turi
Lunedì 19 Aprile 2021
Roma - 19 apr 2021 (Prima Pagina News)
Per il sociologo-scrittore Prof. Rocco Turi è arrivato il momento di permettere ad ogni cittadino del mondo di potersi scegliere il vacchino che vuole, senza per questo essere considerato “contro”. Qui di seguito il testo integrale della sua “lettera-aperta”.
Nel volume 371 del 26 marzo 2021 la rivista "Science" ha pubblicato un articolo col seguente titolo: "Nuovi problemi minano la fiducia su AstraZenica" (New problems erode confidence in AstraZenica's vaccine). Non solo, nel volume 372 del 16 aprile 2021, tre giorni fa, "Science" è ritornato sullo stesso argomento col titolo: "Il legame del vaccino con un grave disturbo della coagulazione si consolida" (Vaccine link to serious clotting disorder firms up).

Articolo riferito ad AstraZenica e Johnson&Johnson, i cui problemi relativi "non si capiscono ancora come si manifestino". Se "Science" non è attendibile ditemi quali sono le uniche riviste scientifiche da leggere.... Ma qualcuno giá reagisce avanzando possibili conflitti di interesse anche di fronte ad articoli come questo. Vedremo. Tuttavia, se in Italia si fa passare l'idea che coloro i quali non accettano di vaccinarsi con AstraZenica e J&J verranno retrocessi in coda, vuol dire vivere in un paese autoritario.

Per ciò che mi riguarda desidero vaccinarmi e scegliere il vaccino preferito. Mi informo esattamente come tutti i medici e virologi italiani e non accetto di essere preso in giro da chi si veste da esperto e va in tv a ripetere nozioni lette qui e là pochi minuti prima, giocando inoltre sulla paura e sulla ignoranza della gente, ma senza dire che i vaccini di cui parliamo sono in una fase di studio in progress e le sperimentazioni proseguiranno fino al 2023, altro che "vaccini sicuri".

Parlare di maggiori vantaggi rispetto ai "pochi" casi sfortunati pare una subdola forma di sciacallaggio. Nessuno può negare che siamo considerati cavie, eppure accettiamo di essere vaccinati. Ma imporre un vaccino piuttosto che un altro sembra puro autoritarismo.

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