Decreto Dignità: “Grazie Luigi”, “Grazie Matteo Salvini”, “Grazie da parte di tutti noi, non più ragazzi”

Non sappiamo cosa produrrà nei fatti concreti il Decreto appena varato da Camera e Senato, ma sappiamo che rompe con il passato, sappiamo che è una legge del tutto nuova, magari da verificare sul campo.

di Maurizio Pizzuto
Mercoledì 08 Agosto 2018
Roma - 08 ago 2018 (Prima Pagina News)

Non sappiamo cosa produrrà nei fatti concreti il Decreto appena varato da Camera e Senato, ma sappiamo che rompe con il passato, sappiamo che è una legge del tutto nuova, magari da verificare sul campo.

Finalmente qualcosa si muove, finalmente il Governo ha varato il decreto Dignità, e finalmente il provvedimento è diventato legge operativa dello Stato. Ora -direbbe Enzo Tortora- “si riparte da dove eravamo rimasti”. E si riparte soprattutto dai bisogni reali dei più giovani, che in questo Paese con il trascorrere degli anni hanno perso anni di inutili attese e di ridicole speranze.

Traditi, calpestati, ignorati e offesi da una classe politica legata esclusivamente a beceri interessi di parte di potere, controllata a sua volta da lobby di vario genere e spesso di grandi malaffari.

Questa è la storia della nostra Repubblica, la prima, la seconda ,la terza. Ora Salvini e Di Maio ci aiutano invece a guardare al futuro dei nostri ragazzi con più serenità e maggiore consapevolezza. Non sappiamo cosa produrrà nei fatti concreti il Decreto appena varato da Camera e Senato, ma sappiamo che rompe con il passato, sappiamo che è una legge del tutto nuova, magari da verificare sul campo, ancora da testare, ma sappiamo di certo che gran parte della precarietà dei nostri ragazzi potrebbe finire una volta per sempre.

Prima servivano tre anni per capire che futuro avrebbe avuto un ragazzo avviato al mondo del lavoro, ora uno di meno, ma abbiamo la certezza che Di Maio e Salvini abbiano tutto l’interesse di non tradire le attese della loro base elettorale, che è ancora enorme.

Le proteste del PD? Assolutamente strumentali, il più delle volte ridicole e sfacciatamente provocatorie. Forse Martina e con lui Renzi e la Boschi hanno dimenticato di avere governato per anni dimenticando i bisogni dei giovani in cerca di lavoro, curando invece interessi politici diversi, accreditandosi come sostenitori dei poteri forti e non dei bisogni reali del popolo.

Proprio per questo oggi ci sentiamo di dire” Grazie Luigi”, “Grazie Matteo Salvini”, grazie a nome di migliaia e migliaia di ragazzi che ormai hanno perso la dimensione del futuro.

Sono nella maggior parte dei casi di ragazzi senza progetto, giovani alla deriva, privi di speranza e di certezze.

Ora questo Decreto Dignità potrebbe davvero risollevarli dalla depressione strutturale in cui da anni sono paurosamente piombati.


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