Gaza: Israele, colpiti 200 obiettivi da fine tregua. Hamas: morte oltre 100 persone
Attaccate Khan Younis e Rafah.
(Prima Pagina News)
Venerdì 01 Dicembre 2023
Roma - 01 dic 2023 (Prima Pagina News)
Attaccate Khan Younis e Rafah.
Sono circa 200 gli obiettivi colpiti dall'Aeronautica israeliana lungo la Striscia di Gaza, dalle 7 locali di stamani (le 6 italiane), quando è scaduta la tregua di 7 giorni con Hamas. E' quanto hanno fatto sapere le Idf su Telegram, spiegando che molti attacchi hanno colpito il Sud della Striscia, in particolare Khan Younis e Rafah.

Le truppe terrestri, precisano le Idf, hanno distrutto molte strutture “erano dotate di trappole esplosive, tunnel, siti di lancio di razzi e altre infrastrutture” che sarebbero appartenute ad Hamas. “Anche le navi missilistiche della marina, i carri armati e l’artiglieria hanno effettuato attacchi a Gaza oggi”, continuano le Idf.

Nel fattempo, 50 razzi sono partiti da Gaza e verso il Sud di Israele. Da parte sua, Hamas ha fatto sapere che da stamani 109 persone sono morte negli attacchi israeliani.

I combattimenti sono ripresi mentre i mediatori, che includono oltre alle due fazioni in lotta anche le delegazioni di Stati Uniti, Egitto e Qatar, stavano lavorando a Dubai per cercare di ottenere una proroga della tregua.

Stando a quanto riferiscono funzionari egiziani, ripresi dal “Wall Street Journal”, il cessate il fuoco sarebbe stato interrotto dalla mancata fornitura, da parte dei fondamentalisti palestinesi, di una lista dei nomi degli ostaggi, fondamentale per tenere in piedi l'accordo.

Secondo Hamas, invece, Tel Aviv aveva già deciso di ripartire con gli attacchi stamani, perciò “ha rifiutato il rilascio di altri ostaggi”. Nello specifico, in un comunicato Hamas ha fatto sapere che gli israeliani hanno rifiutato il rilascio di altri ostaggi e dei cadaveri di una famiglia catturata durante l'attacco del 7 ottobre scorso, uccisa dai loro stessi raid su Gaza: “Abbiamo offerto di consegnare i corpi della famiglia Bibas, di rilasciarne il padre in modo che potesse partecipare alla loro sepoltura e di consegnare due detenuti israeliani”, ha reso noto il gruppo, ma Israele ha rifiutato “tutte queste offerte perché aveva deciso in precedenza di riprendere la sua aggressione criminale contro la Striscia di Gaza”.

Ieri, le due parti si erano accordate sul prolungamento della tregua per un altro giorno e sul rilascio di altri 10 ostaggi, prevalentemente donne e bambini. Stamani, però, le Idf hanno dato notizia degli attacchi perpetrati per via aerea lungo il territorio palestinese, senza diffondere altri dettagli.

Alcune immagini diffuse da "Al-Jazeera" fanno vedere che da Gaza si alzano colonne di fumo grigio, unite ai rumori fortissimi dei bombardamenti e degli scontri con armi da fuoco.

Il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, sta ancora visitando l'area: in questi ultimi giorni ha invitato Tel Aviv a prorogare la tregua e a limitare il numero di morti tra i civili, nel caso in cui i combattimenti riprendessero. Inoltre, ha chiesto un “piano di protezione” per evitare la fuga dei civili palestinesi e individuare posti sicuri, come ospedali e altre infrastrutture critiche.

Ieri pomeriggio, i fondamentalisti di Hamas hanno liberato altri due ostaggi, Mia Schem e Amit Soussana, mentre a mezzanotte ne sono stati rilasciati altri sei: tra di loro ci sono anche persone che hanno la doppia cittadinanza messicana, russa e uruguaiana. Tutti, ha fatto sapere l'Ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu, sono stati portati in salvo in Israele.

Due cittadini russo-israeliani sono stati inseriti il giorno prima nell'elenco dei 10 ostaggi richiesto dall'accordo, per garantire un'altra giornata di tregua. Il Servizio Carcerario Israeliano ha reso noto che 30 palestinesi (23 minorenni e 7 donne) hanno lasciato le carceri israeliane, come da accaordo.

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