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Ynet: "Israele stima che gli Stati Uniti si uniranno presto all'attacco contro l'Iran".
Ynet: "Israele stima che gli Stati Uniti si uniranno presto all'attacco contro l'Iran".
Gli Stati Uniti stanno schierando altri caccia e aerei militari in Medio Oriente, andando a rafforzare le unità aeree presenti nella regione. Lo riferisce la Reuters, sul suo sito web.
Intanto, su Truth, il Presidente Donald Trump ha chiesto a Teheran di arrendersi: "Resa incondizionata", ha scritto, in lettere maiuscole. "Ora abbiamo il controllo completo e totale dei cieli sopra l'Iran", ha scritto ancora Trump. "L'Iran - ha proseguito - disponeva di buoni sistemi di tracciamento aereo e di altra attrezzatura difensiva, e in abbondanza, ma non può competere con la "roba" ideata, progettata e costruita in America. Nessuno lo fa meglio della cara, vecchia Usa".
Secondo quanto riporta la Tv di Stato iraniana, Teheran ha annunciato una nuova ondata di raid contro Israele.
Su Instagram, il regista Jafar Panahi, trionfatore a Cannes dove ha vinto la Palma d'Oro per "Un Simple Accident", ha lanciato un appello per mettere fine al regime iraniano e alla guerra: "Con piena enfasi sul preservare l'integrità territoriale dell'Iran e il diritto alla sovranità della nazione, chiedo la fine immediata della devastante guerra tra Repubblica Islamica e regime israeliano; una guerra che distrugge vite e vite dei civili da entrambe le parti e infrastrutture vitali", ha scritto. "L'unico modo è lo scioglimento immediato e avviare un governo popolare, reattivo e democratico", ha aggiunto, per poi invitare l'Onu a fermare gli attacchi.
I media iraniani hanno segnalato guasti sulla linea internet in tutto l'Iran: "Gli utenti di internet in diverse province segnalano diffuse interruzioni" riferisce il quotidiano Ham Mihan. Non è stato subito noto cosa abbia causato l'interruzione. Dall'attacco israeliano, Teheran ha imposto restrizioni all'accesso al web.
Secondo alcuni media, Trump sta pensando di entrare in guerra al fianco di Tel Aviv: "Israele stima che gli Stati Uniti si uniranno presto all'attacco contro l'Iran", riferisce il sito Ynet. Axios, che cita alcuni funzionari Usa, riferisce che Trump sta pensando di schierarsi con Israele e di attaccare le centrali nucleari iraniane, in particolare quella di Fordow.
Secondo quanto riferisce Channel 12, il sistema Aegis della Marina Militare Usa ha partecipato all'intercettazione degli ultimi missili lanciati dall'Iran contro Israele. La nave, ancorata al largo delle coste israeliane, è stata coinvolta insieme alle due batterie Thaad, fornite da Washington, e al sistema israeliano Arrow.
E' rientrato, intanto, l'allarme emanato in precedenza per l'arrivo di missili dall'Iran. Lo hanno reso noto le Idf, aggiungendo che ora la popolazione può uscire in sicurezza. Un missile balistico è stato intercettato, mentre un altro è caduto al di fuori di Israele.
Alcune forti esplosioni sono state avvertite nel nord di Teheran. Lo riferisce un giornalista dell'Afp.
Israele "sta facendo il lavoro sporco per tutti noi" in Iran. A dirlo, nel corso del G7, è stato il Cancelliere tedesco, Friedrich Merz.
Torna l'allarme in Israele, per il lancio di missili iraniani: in questo momento, le sirene stanno suonando a Tel Aviv e in molte altre aree dello Stato ebraico.
Secondo quanto riferiscono alcuni media iraniani, una serie di esplosioni è stata avvertita a Isfahan, nell'Iran centrale.
Tel Aviv ha attaccato l'Iran affermando che quest'ultimo stava per ottenere l'arma nucleare. Gli 007 statunitensi, invece, sono di diverso avviso: l'Iran non soltanto non stava perseguendo l'obiettivo, ma gli mancavano almeno tre anni per produrre e consegnare una bomba atomica. E' quanto riferisce la Cnn, citando alcune fonti, secondo cui fino ad oggi, dopo giorni di attacchi, Tel Aviv è riuscita a ritardare il programma nucleare iraniano, se possibile, soltanto di qualche mese.
L'Aeronautica Militare di Israele ha condotto una serie di attacchi aerei contro i lanciatori di missili balistici nell'Iran occidentale, colpendo con i caccia decine di rampe di lancio. Lo riferiscono le Idf, aggiungendo che stamani sono stati attaccati i sistemi di difesa aerea e i siti radar nell'ovest dell'Iran. L'esercito ha diffuso alcuni video degli attacchi.
Secondo l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea), gli attacchi israeliani hanno avuto "un impatto diretto" sulle sale sotterranee delle centrifughe dell'impianto nucleare di Natanz. Questa è la prima volta che l'Agenzia dell'Onu fa una valutazione dei danni subiti da quello che è il più grande sito per l'arricchimento del programma nucleare iraniano.
L'ayatollah Ali Khamenei potrebbe fare la stessa fine di Saddam Hussein: lo ha detto il Ministro israeliano della Difesa, Israel Katz. "Metto in guardia il dittatore iraniano dal continuare a commettere crimini di guerra e a lanciare missili contro i cittadini israeliani", ha aggiunto il Ministro.
Un incendio è divampato nella sede della Televisione di Stato iraniana a Teheran, dopo l'attacco di ieri che ha causato la morte di 3 persone e danneggiato uno degli edifici. "Il fumo visto nell'edificio della radiotelevisione iraniana è dovuto a un incendio riacceso a causa del vento", ha fatto sapere l'emittente. Un giornalista dell'Afp, che si trovava lì vicino, ha visto una colonna di fumo bianco.
Sono quasi 1.300 le persone ferite nel corso degli attacchi israeliani contro l'Iran, iniziati venerdì. Lo ha fatto sapere il ministro della Salute iraniano, Mohammad-Reza Zafarghandi, citato dall'agenzia di stampa Irna, aggiungendo che la gran parte dei feriti sono civili.
Pechino è "profondamente preoccupata" per l'operazione militare israeliana contro l'Iran, che "ha causato un improvviso aumento delle tensioni in Medio Oriente". Così il Presidente della Cina, Xi Jinping, incontrando ad Astana l'omologo uzbeko Shavkat Mirziyoyev. Xi, riferisce l'emittente Cctv nel suo resoconto, ha espresso la sua "opposizione a qualsiasi atto che violi la sovranità, la sicurezza e l'integrità territoriale di altri Paesi". Il Presidente ha anche detto che la guerra "non è una soluzione al problema e l'escalation della situazione regionale non è nell'interesse comune della comunità internazionale. Tutte le parti dovrebbero promuovere la distensione il prima possibile".
"L'operazione israeliana contro l'Iran non terminerà finché l'Idf non avrà eliminato la minaccia nucleare e i missili balistici", rende noto l'esercito israeliano, senza, però, indicare entro quando l'operazione finirà. "Continuiamo a colpire obiettivi nucleari per consolidare i risultati, secondo un piano e nei tempi che ci sono più comodi. L'Idf non permetterà che un Iran nucleare trasformi il Medio Oriente in un cimitero", ha dichiarato il capo della direzione delle operazioni dell'Idf, Oded Basiuk, in un briefing telefonico con i giornalisti. Le Idf chiariscono, inoltre, che anche gli scienziati nucleari, le difese aeree, i centri di comando militare sono, per loro, obiettivi. "Stiamo colpendo il regime terroristico, non il popolo, che merita un futuro migliore. Chi ci mette in pericolo è la leadership di Teheran, non la gente che cammina per le strade di Shiraz", ha aggiunto Basiuk.
Due esplosioni molto potenti sono state avvertite nel centro e nel nord di Teheran, ma non è chiaro da dove siano provenute. E' quanto ha fatto sapere l'Afp, che si trovava sul posto.