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Blinken: "Credo che le distanze si possano colmare con dei ponti, ma questo non significa che ci sarà un accordo tra Israele e Hamas".
Blinken: "Credo che le distanze si possano colmare con dei ponti, ma questo non significa che ci sarà un accordo tra Israele e Hamas".
“Quando il segretario Blinken è stato recentemente qui in Israele abbiamo avuto una conversazione schietta, ho detto che ho apprezzato profondamente il sostegno che gli Stati Uniti hanno dato a Israele dall’inizio della guerra. Ma ho anche detto un’altra cosa, ho detto che è inconcepibile che negli ultimi mesi l’amministrazione abbia trattenuto armi e munizioni a Israele”. Così, in un videomessaggio in inglese su X, il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
“Il segretario Blinken mi ha assicurato che l’amministrazione sta lavorando giorno e notte per eliminare questi colli di bottiglia”. “Spero proprio che sia così. Dovrebbe essere così”, ha aggiunto Netanyahu.
“Hamas è venuta con nuove condizioni”, e Washington sta tentando di accorciare le distanze tra le due parti, “credo che le distanze si possano colmare con dei ponti, ma questo non significa che le distanze verranno colmate”. Così il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, in conferenza stampa congiunta con il Segretario Generale della Nato, Jens Stoltenberg, in merito all'ipotesi di accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas.
Secondo quanto riporta l'agenzia libanese Nna, il premier del Libano, Najib Mikati, ha incontrato questo pomeriggio l’inviato presidenziale americano Amos Hochstein a Beirut. “Il Libano non cerca un’escalation” e quello che si deve fare “è fermare l’aggressione israeliana in corso e ripristinare la calma e la stabilità sulla frontiera meridionale”, ha detto Mikati. “Le continue minacce israeliane al Libano - ha evidenziato - non ci impediranno di perseguire i nostri sforzi per stabilire la tranquillità, che è una priorità per noi e per tutti gli amici del Libano”.
Per quanto riguarda il Libano, “è ovvio che siamo preoccupati, perché non sta affatto migliorando”. Così il Vicepremier e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando in Commissione Esteri al Senato, “Siamo preoccupati anche rispetto ai nostri militari parte della missione Unifil, che sono oltre mille, il ministro Crosetto ha sollecitato i vertici Onu per avere garanzie”, ha proseguito Tajani.”Stiamo sostenendo l’iniziativa americana, ma non è facile perché la situazione è di grande tensione – ha concluso il Vicepremier -, possiamo fare tutto ciò che vogliamo, ma per i miracoli non siamo ancora attrezzati, possiamo solo essere sostenitori di programmi e progetti di pace”.
Stamani, le sirene antidroni sono tornate a suonare in alcune città della Galilea occidentale, al confine con il Libano. E' quanto fa sapere il Times of Israel, spiegando che le sirene sono risuonate anche a Arab al-Aramshe e Adamit.
Intanto, proseguono i combattimenti a Rafah, dove la Brigata Givati delle Idf ha ucciso “un certo numero di terroristi” nelle ultime 24 ore. E' quanto fanno sapere i media israeliani. Durante uno scontro, le Idf hanno identificato due terroristi armati di esplosivo, entrambi uccisi da un attacco aereo. In più, la 401esima armata ha ucciso alcuni membri di Hamas e ha trovato fucili Kalashnikov, granate e altro perlustrando la zona.
Nel centro di Gaza, invece, i militari della 99esima divisione hanno ucciso il capo di una squadra di cecchini della Jihad islamica, nel corso di un attacco aereo. Gli aerei da combattimento, precisa l'Idf, continuano ad attaccare “obiettivi terroristici” lungo tutta la Striscia.
Il governo guidato da Benjamin Netanyahu "dovrebbe essere rovesciato e penso che possa essere rovesciato", Così, ad una radio israeliana, il leader dell’opposizione Yair Lapid. “Ora che Gantz ha finalmente lasciato il governo, abbiamo i mezzi. L’opposizione lavorerà insieme, la uniremo senza ego per far cadere il governo”, spiega.
Secondo quanto fa sapere Al Jazeera, sarebbero almeno 17 i morti per i bombardamenti della notte scorsa sul campo profughi di Nuseirat. Dall'inizio di quest'anno, in quel campo sarebbero stati uccisi più di 270 palestinesi sfollati.
"Il tempo" per arrivare ad un accordo diplomatico per calmare la situazione al confine tra Israele e Libano "sta scadendo": lo ha detto ieri sera il leader centrista israeliano Benny Gantz all'inviato degli Stati Uniti Hochstein, secondo quanto riporta il Times of Israel.
Come riferisce una nota del suo ufficio, Gantz che la scorsa settimana si è dimesso dal gabinetto di guerra, ha evidenziato il proprio impegno a “rimuovere la minaccia che Hezbollah rappresenta per i cittadini del nord di Israele, indipendentemente dagli sviluppi della guerra a Gaza”, e che appoggerà “qualsiasi decisione politica o militare responsabile ed efficace sulla questione proveniente dall’esterno del governo”.
Nove persone sono state arrestate e altre tre sono rimaste ferite dalla Polizia a Gerusalemme, durante una protesta, avvenuta ieri sera, davanti all'abitazione del premier israeliano, Benjamin Netanyahu. E' quanto riporta il Times of Israel. Per contenere i manifestanti, la Polizia ha usato un cannone ad acqua, che ha ferito tre persone, tutte ricoverate in ospedale. Tra loro, c'è anche una dottoressa volontaria che, stando a Channel 12, è stata ferita ad un occhio, ed è stata sottoposta a ricovero presso l'ospedale di Tel Hashomer. Altre due persone, invece, sono state ricoverate negli ospedali più vicini di Gerusalemme. Uno aveva perso i sensi, mentre l'altra, una 63enne, ha riportato gravi ferite dopo essere stata scaraventata contro un muro.