Marmolada: i dispersi ora sono 5, tutti italiani. Identificata un'altra vittima
Il Procuratore di Trento: "Possiamo escludere assolutamente una prevedibilità e una negligenza o un'imprudenza".
(Prima Pagina News)
Martedì 05 Luglio 2022
Trento - 05 lug 2022 (Prima Pagina News)
Il Procuratore di Trento: "Possiamo escludere assolutamente una prevedibilità e una negligenza o un'imprudenza".
Scendono da 13 a 5, tutte italiane, le persone che risultano essere ancora disperse dopo il crollo del seracco a Punta Rocca, sulla Marmolada, avvenuto domenica. Tra le otto persone individuate c'è anche il 30enne di Fornace, al momento ricoverato in prognosi riservata, ma le sue condizioni non sarebbero gravi.

E' stata riconosciuta, tra i sette deceduti finora accertati, una quarta vittima: si tratta di una 54enne di Levico (Tn), Liliana Bertoldi. Il suo nome si aggiunge a quelli di Filippo Bari, Tommaso Carollo e Paolo Dani.

Attualmente, le ricerche stanno continuando tramite l'uso di droni, che hanno rintracciato indumenti e altri resti, ed è in via di valutazione l'ipotesi di usare un radar speciale.

"In questo momento possiamo escludere assolutamente una prevedibilità e una negligenza o un'imprudenza", ha detto ai microfoni del Tg3 il Procuratore di Trento, Saverio Raimondi. "L'imprevedibilità in questo momento è quella che la fa da protagonista. Per avere una responsabilità bisogna poter prevedere un evento, cosa che è molto difficile", ha proseguito, per poi ricordare che "quando mi hanno chiamato i carabinieri di Cavalese subito dopo la tragedia, mi hanno parlato di situazione quasi apocalittica".

Uno degli 8 feriti, un 33enne trentino, è stato dimesso dal reparto di rianimazione dell'Ospedale di Trento, dove è stato trasferito da Bolzano in seguito ad un'operazione, e non è più in pericolo di vita. Un'altra donna, 30 anni, è ancora ricoverata in terapia intensiva.

"Le condizioni della parte superiore della montagna vengono monitorate dal personale della Protezione civile della Provincia autonoma di Trento, anche attraverso l'impiego di interferometri e radar doppler, ossia speciali apparecchiature di monitoraggio che misurano i movimenti della parete ghiacciata". E' quanto rende noto la Provincia di Trento.

Le automobili parcheggiate a Passo Fedaia sono state riconsegnate ai loro proprietari. I soccorritori hanno ricondotto le auto ai vivi e ai dispersi, per cui non ci sono mezzi senza proprietari.

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